Secondo il capo del Partito comunista della regione cinese del Tibet i monasteri buddisti devono esporre la bandiera cinese per dimostrare il loro patriottismo
PECHINO - Il capo del Partito comunista cinese (Pcc) in Tibet, Chen Quanguo, ha scritto in un editoriale pubblicato oggi da numerosi media cinesi che i monasteri buddhisti devono esporre la bandiera cinese per dimostrare il loro "patriottismo".
La bandiera cinese, sostiene Chen, deve essere uno degli "elementi" che si trovano in tutti i monasteri come i giornali, la televisione, l'elettricità.
Spesso in passato la richiesta rivolta ai monasteri di esporre la bandiera cinese ha portato a proteste e arresti. Bhuchung Tsering, vicepresidente della Campagna internazionale per il Tibet, ha accusato Pechino di condurre "una campagna ideologica" per trasformare i monasteri in centri "patriottici".
Nelle ultime settimane, le organizzazioni di esuli tibetani hanno protestato anche per una direttiva del governo cinese che invita i monaci a promuovere Dorje Shugden, uno dei 'protettori' della tradizione tibetana il cui culto è stato vietato dal Dalai Lama, il leader tibetano e premio Nobel per la pace che vive in esilio in India. Il Dalai Lama ha accusato un gruppo di tibetani seguaci di Shugden di aver creato un gruppo politico integralista e filo-cinese.
ats ansa