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STATI UNITIFucile in regalo a 5 anni. Uccide la sorellina

02.05.13 - 20:31
Paese sotto shock. I genitori non sapevano fosse carico
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Fucile in regalo a 5 anni. Uccide la sorellina
Paese sotto shock. I genitori non sapevano fosse carico

NEW YORK - Entrambi biondi, con gli occhi azzurri. Il più grande Kristian Starks, di appena 5 anni, abbraccia sorridente la sorellina, di due anni, Caroline. È la foto che in queste ore gira sul web dei due bambini, la 'vittima' e il 'carnefice' protagonisti innocenti dell'ennesimo dramma provocato dalle armi che ha sconvolto gli Stati Uniti.

Burkesville, questo piccolo centro del Kentucky, 1800 anime, è ancora sotto shock per l'uccisione di questa splendida bimba con la codina per mano del fratellino, che due giorni fa gli ha sparato un colpo in pieno petto con il suo fucile calibro 22 ricevuto in regalo per il suo compleanno qualche mese fa. La madre dei bambini si trovava in veranda quando ha udito lo sparo e si è precipitata in casa, trovandosi di fronte all'orrore. Il bambino stava giocando ed è partito un colpo.

La polizia ha riferito che la bambina è stata subito trasportata in ospedale, ma non c'è stato nulla da fare. L'arma della tragedia è il Crickett, un fucile dalle dimensioni e dal peso ridotti, progettato apposta per i bambini e prodotto in vari colori: c'è anche il rosa per le bambine. Un regalo ricevuto l'anno scorso e conservato in un angolo di una stanza. "I genitori non sapevano che ci fossero ancora munizioni dentro", ha detto il medico legale, riportando le parole della madre.

'My first rifle', 'Il mio primo fucile', è lo slogan della Keystone Sporting Arm, la casa produttrice dell'arma. L'azienda è nata nel 1996 con appena 4 operai, ma ha avuto successo, tanto che oggi vende 4000 fucili l'anno e dà lavoro a 70 persone. Le foto sul sito ritraggono giovanissimi intenti a prendere la mira e sparare, alcuni sotto gli occhi fieri dei genitori. Si tratta di un prodotto molto popolare di un mercato fiorente: ogni anno fuciletti simili al Crickett se ne vendono circa 60mila. Come dire che solo negli ultimi 12 mesi, circa 60mila bambini in America hanno cominciato a 'giocare' con un'arma.

E oggi, malgrado la strage, basta sentire le parole della nonna, Linda Riddle, per capire come in America sul tema delle armi Obama deve combattere una battaglia culturale, prima che politica. Tutta in salita, com'è dimostrato dal voto del Senato che ha affossato la riforma. "È stato solo un tragico incidente. Con le armi capitano questo tipo di cose. So già che la mia piccola è in paradiso ed è già nelle buone mani del Signore. Era arrivato il suo tempo ed è andata via", commenta la donna rassegnata, come se la nipotina fosse stata uccisa da un male incurabile. E non dalla follia dei suoi genitori, che considerano normale regalare al proprio figlio un'arma da fuoco vera, non una pistola giocattolo.

Anche il procuratore locale, Gary White parla esplicitamente di un caso sfortunato: "Quel bimbo era abituato a sparare con quell'arma. Qui da noi - ha proseguito - è normale avere armi, si passano di padre in figlio. Si comincia da piccoli e si continua il resto della nostra vita".

Al momento pare che non ci sarà alcuna inchiesta a carico dei genitori. A caldo il portavoce della Polizia dello Stato, Billy Gregory, aveva assicurato che non c'erano gli estremi per alcuna accusa. Più tardi ha parzialmente corretto il tiro: "Dobbiamo andare avanti con le indagini. Penso che sia troppo presto per dire se ci saranno degli imputati. Comunque deciderà il giudice". Lo stesso ha già parlato di "tragico incidente".

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