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MENDRISIO“A note spiegate”, per sognare e sperare

19.01.15 - 12:39
Daniele Sepe sarà in concerto sabato 24 gennaio, ore 20.30, al Mercato Coperto di Mendrisio. Entrata libera
“A note spiegate”, per sognare e sperare
Daniele Sepe sarà in concerto sabato 24 gennaio, ore 20.30, al Mercato Coperto di Mendrisio. Entrata libera

MENDRISIO - Daniele Sepe a Mendrisio è un’occasione da non perdere; musicista napoletano di straordinario talento, è ad oggi uno degli artisti più apprezzati in Italia. Un artista controcorrente, indipendente e molto impegnato politicamente. "Insieme a Sinistra" è lieta di presentare il suo concerto “A note spiegate”. "L’artista stesso vive un sogno e che c’è di più bello del sogno della rivoluzione, del sogno di cambiare la società", dice proprio Sepe.

"Molti nemici, tanta fatica. Forse si potrebbe partire da questo assunto per provare a raccontare Daniele Sepe […] Chi sono i nemici ideali di Daniele Sepe? I propugnatori di un ordine diffuso e rassicurante. Quelli che fanno le scatole e le riempiono dopo aver scritto sul coperchio cosa conterranno". Sono le parole dello scrittore Giorgio Olmoti in omaggio a Daniele Sepe. "Un artista - continua Olmoti - che ha pagato a caro prezzo il suo essere antagonista e comunista in un’Italia che premia solo il servilismo di quegli artisti che sanno bene cosa dire e cosa fare per non mettersi nessuno contro".

Daniele Sepe, napoletano, è un incredibile mosaico in musica. Difficile etichettare la sua opera, sempre così in bilico tra reggae, folk, world music, jazz, rock, fusion, blues, musica classica. Daniele Sepe così definisce il proprio stile: "La musica è fatta di tante cose molto diverse fra di loro. Io spero di fare cose molto diverse fra di loro e tutte fatte bene".

In un’intervista del 2010 Sepe dichiara: "Non mi interessa avere un genere musicale. Sono diplomato al conservatorio e mi è sempre piaciuta la musica classica, ho studiato jazz e mi è sempre piaciuto il jazz, sono stato giovane è mi è sempre piaciuto il rock, ho suonato con gli E Zèzi e con altri e mi è sempre piaciuta la musica popolare. Le definizioni di genere servono solo a posizionare un disco in uno scaffale piuttosto che in un altro e nel 2010, nell’era di internet, non ha valore fare certe distinzioni".

Daniele Sepe, classe 1960, si diploma in flauto al Conservatorio "San Pietro a Majella" di Napoli. Dopo alcuni anni di esperienza prima come flautista classico, poi come sassofonista turnista, nel 1990 realizza il suo primo album autoprodotto: Malamusica. Nel 1993 collabora con la celebre band napoletana 99 Posse per l'album “Curre curre guagliò” venendo citato nella canzone "Ripetutamente".

All’età di 15 anni partecipa al Gruppo Operaio degli E Zèzi, a Pomigliano. Ci arriva già da comunista quando allora i gruppi si facevano perché avevano delle motivazioni soprattutto politiche. Da questa collaborazione, racconta Sepe, comincia a considerare la musica tradizionale come qualcosa di vivo: "Gli E Zèzi, infatti, non facevano vecchi canti di lavoro ma ne inventavano di nuovi. Sui moduli delle tammurriate e delle tarantelle inventavano nuove parole con le quali descrivevano la loro situazione, la vita in fabbrica".

La musica popolare, sostiene ancora il musicista napoletano, ha una sua funzione e ragione di esistere fino a quando ha un'utilità sociale. E la musica popolare è sempre stata contaminata dallo strumentario di altri paesi. "La musica popolare – spiega ancora Sepe in un’intervista - esprime una concezione contraria a quella della legalità propugnata dalla borghesia italiana: la legalità non ha niente a che vedere con la giustizia. È quella cosa per cui da sempre se rubi tre mele vai in galera, se invece fondi una banca ti fanno cavaliere del lavoro".

Spirito libero e controcorrente, coerente e a tratti ruvido e scontroso, infaticabile esploratore nei territori della musica, artista impegnato politicamente e non allineato pur essendo un comunista doc, afferma che si può usare la cultura in due maniere: "Imparare, scoprire certe cose per te e costringere gli altri a pagarti per avere idea di questa conoscenza o pensare che questa conoscenza sia un diritto di tutti e quello che hai imparato lo ridai, perché quello che tu sai qualcuno te lo ha trasmesso. Io da comunista non credo che la proprietà privata sia una cosa decente, che il denaro sia una cosa decente e quindi il diritto d’autore è indecente nella stessa maniera".

"Il concerto “A note spiegate” è un concerto per tutti, popolare, aperto. Un concerto per sognare e sperare". Daniele Sepe si esibirà sabato 24 gennaio, ore 20.30, al Mercato Coperto di Mendrisio. Entrata libera

A note spiegate: A note spiegate è un live che riconduce il jazz alla sua anima comunicativa e popolare, si racconta di quando Monk componeva i suoi brani in cucina, mettendo nella sua mano sinistra i rumori della vicina strada o i cartoons che i figli guardavano nella televisione adiacente al suo piano verticale, lontano dagli attici asettici e mondani dove spesso negli ultimi tempi viene alloggiato il jazz. Da Mingus a Monk, da Barbieri a Hermeto Pascoal, da Davis a Zawinul, da Rollins ai Led Zeppelin. Componenti: Daniele Sepe - sax/ Franco Giacoia - chitarra elettrica/ Tommy De Paola - tastiere/ Davide Costagliola - basso elettrico/ Paolo Forlini - batteria

Daniele Sepe - Daniele Sepe, sassofonista e compositore italiano classe '60, ha inciso più di 20 album. Con le suo svariate formazioni ha suonato dal vivo in Belgio, Francia, Portogallo,Spagna, Germania, Iralanda, Egitto, Stati Uniti in numerosi festival jazz e world tra i quali il Womad, La fete de la musiche, Les Allumees, Umbria Jazz, "Ritmos of Porto", Strictly World Music Festival di Marsiglia, Kunst-Und Ausstellungshlle Derbunderepublik Deutsch Land di Bonn, allo Sfinks Festival di Anversa, allo Sziget Festival di Budapest, Opera Festival di Wexford, Sons d'hiver di Parigi, TFF festival di Rudolstadt, Jazz festival di Berchidda. Ha composto le colonne sonore originali di films di Terry Gilliam, Gabriele Salvatores, Davide Ferrario, Mario Martone, Gianfranco Pannone, Antonietta De Lillo, Alessandro Baricco, Enzo D'Alò. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra i quali il Premio Musica e Cultura "Peppino Impastato", la "Targa Tenco", "Lo straniero", premio Matteo Salvatore.

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