Cerca e trova immobili

INDIACostretta a nutrirsi con feci di mucca e karosene

05.10.14 - 20:33
Muore una ragazza di 28 anni punita dal marito per aver portato una dote insufficiente
Foto Keystone
Costretta a nutrirsi con feci di mucca e karosene
Muore una ragazza di 28 anni punita dal marito per aver portato una dote insufficiente

BAREILLY -  È morta di infezione ai polmoni e di sfinimento dopo che i parenti del marito l'hanno costretta - nessuno sa per quanto tempo - a mangiare feci di mucca e a bere kerosene misto a detersivo per punirla di aver portato una dote insufficiente e di aver partorito due femmine prima dell'agognato erede maschio.

Si chiamava Sheela, aveva 28 anni ed è spirata giovedì dopo essere stata dimessa da un ospedale di Bareilly, nello Stato settentrionale indiano dell'Uttar Pradesh. È il Times of India a raccontare il calvario della giovane che ha chiesto aiuto ai familiari, ha tentato di farsi portare via dalla casa-incubo del marito nel villaggio di Sharmiya, e quando alla fine è stata ricoverata era tardi.

Sheela si è sposata a 18 anni, e per un decennio è sopravvissuta tra povertà, ignoranza e vessazioni. Alla polizia e ai giornalisti, il fratello e la sorella hanno raccontato che "era obbligata a mangiare feci di mucca, a bere kerosene e detersivo misto ad acqua, e che quando si rifiutava i suoceri le legavano mani e piedi la forzavano a ingurgitare tutto".

Il motivo iniziale dei maltrattamenti, hanno denunciato i congiunti, è stato la dote troppo scarsa che aveva portato al momento del matrimonio. Poi si è aggiunta la nascita di due bambine. Qualche anno fa ha dato alla luce un maschio, ma non è bastato a riscattarla. Le sevizie sono continuate nonostante la giovane fosse sempre più prostrata. L'anno scorso il ricovero e il calvario da un ospedale all'altro. Ed è stata la stessa Sheela, poco prima di morire, a raccontare tutto alle infermiere inorridite.

Una prima autopsia ha accertato un'infezione ai polmoni. Ora ce ne sarà una seconda per stabilire con certezza, ha detto la polizia, che cosa sia accaduto. Le autorità giudiziarie locali sono prudenti. Ricordano che la famiglia del marito di Sheela è povera e priva di mezzi per curarla. E avanza l'ipotesi che nella vicenda possano aver giocato un qualche ruolo superstizioni e guaritori. Ma nell'India degli stupri e delle impiccagioni delle bambine, delle violenze più agghiaccianti sulle donne, forse conviene a tutti stendere un velo di silenzio.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE