RUSSIACapello convocato in Parlamento: "Restituisca lo stipendio"

MOSCA (Russia) - Da grandi stipendi derivano grandi responsabilità: lo sapeva bene Fabio Capello, che dall’alto dei suoi oltre 8 milioni di franchi annui di ingaggio (fino al 2018) era partito per il Brasile con il pesante primato di ct più pagato della competizione. L’Armata Rossa però non è nemmeno riuscita a superare la fase a gironi, e ora in Russia sono in molti a chiedere lo scalpo del friulano.

Capello infatti è stato convocato domani in Parlamento, insieme ai dirigenti del ministero dello sport e della Unione calcistica, per spiegare i motivi di un tale fallimento sportivo ed economico. Ieri alla Duma - la camera bassa del parlamento russo - il vicepresidente Vladimir Zhirinovsky ha definito il ct “ladro”, mentre l’onorevole Oleg Pakholkov, a causa dei risultati fin qui “vergognosi”, ha invitato l’italiano a restituire la metà degli oltre 20 milioni di franchi già incassati.

Una situazione sicuramente non facile per “don Fabio”, il quale non può neppure contare sull’appoggio di stampa e opinione pubblica, essendosi inimicato entrambe dopo aver escluso dalla lista dei convocati per il Mondiale due intoccabili come Arshavin e Pavlyuchenko.

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