Quarantacinque persone sono state costrette a ricorrere alla cure dei medici a causa del fumo. Sette di loro sono state ricoverate con sintomi di intossicazione, ha riferito il ministero per le situazioni di emergenza.
Al momento dell'incidente, avvenuto a due passi dal Cremlino e dalla Piazza Rossa, stava passando un convoglio, rimasto poi intrappolato tra due stazioni: ci sono state scene di paura, ma l'evacuazione dei passeggeri è stata portata a termine con successo. Già domate le fiamme, provocate, secondo i primi accertamenti, da "cause tecniche".
La linea rimasta interrotta è la Sokolniceskaia (di colore rosso), che taglia in diagonale la città da nordest a sudovest, passando sotto il cuore della capitale.
Riaperta intorno alle 12.00 ora di Mosca (le 10.00 in Svizzera), la metropolitana è stata costretta a chiudere nuovamente parte della linea rossa - da Park Kulturi a Komsomolskaia - venti minuti dopo per un problema analogo: il ripristino dell'energia elettrica ha causato infatti nuove scintille e fumo nello stesso tratto del cavo ad alta tensione incendiatosi poche ore prima. Fortunatamente, quando si è ripetuto l'incidente, nel tunnel non stava passando alcun convoglio. Nel frattempo il traffico è ripreso regolarmente.
Il traffico è rimasto paralizzato anche in superficie, per l'arrivo delle autobotti dei vigili del fuoco, dei pullman sostitutivi e dei tassisti che volevano approfittare della situazione, arrivando a chiedere sino a 1500 rubli (circa 45 franchi) per 4-5 km. Migliaia di persone sono state costrette a raggiungere a piedi i luoghi di lavoro o a prendere d'assalto tram e bus di linea.
La metro di Mosca, dopo quella di Tokyo, è la seconda più frequentata al mondo: circa sette milioni di persone al giorno.