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L'OSPITE

Vogliamo veramente perdere la qualità svizzera?

Lisa Curti, Giovani UDC e igienista dentalie
Foto d'archivio (Keystone)
Vogliamo veramente perdere la qualità svizzera?
Lisa Curti, Giovani UDC e igienista dentalie
Sempre più mi pare di percepire una certa indifferenza per quel che concerne la qualità delle prestazioni professionali che si ottengono nel nostro paese. Molte persone, troppe a mio parere, non si rendono conto che la formazion...

Sempre più mi pare di percepire una certa indifferenza per quel che concerne la qualità delle prestazioni professionali che si ottengono nel nostro paese. Molte persone, troppe a mio parere, non si rendono conto che la formazione svizzera è di altissimo livello. Sia le scuole professionali sia gli atenei universitari (Losanna e Zurigo tra i primi dieci al mondo) offrono una formazione di altissimo livello, che  permette agli studenti di fine ciclo di inserirsi nel contesto economico svizzero e ticinese e contribuire all' innovazione ed alla qualità dei prodotti e prestazioni "made in Switzerland".

La medicina dentaria in Svizzera vanta una lunghissima tradizione, viene infatti riconosciuta ufficialmente dalla Confederazione nel lontano 1886. In questo contesto, come esempio vorrei citare la professione dell'igienista dentale. Non molti in Ticino sono a conoscenza di questa formazione, eppure anche in questo campo la vizzera è sempre stata all'avanguardia. La professione nasce negli Stati Uniti, con a prima guerra mondiale arrivano le prime igieniste in Inghilterra e nei paesi candinavi. La Svizzera è tra i primi paesi ad aprire una scuola per questa figura pofessionale nel 1973 nel Canton Zurigo. Oggi le scuole sono quattro; due a Zurigo, unaa Berna e una a Ginevra. Altri Stati europei, quali la Germania e l'Italia, sono arivati molto più tardi.

In Svizzera la formazione d'igienista dentale è una scuola superiore, vi si accede quindi con la maturità liceale o professionale, o con un diploma di apprendistato. La formazione dura 3 anni a tempo pieno. Vorrei specificare che l'igienista dentale, a differenza dell'assistente di profilassi, oltre che della promozione della salute orale e della profilassi si occupa della terapia parodontale conservativa e non chirurgica. Il
compito è quindi più specifico e comprende approfondite conoscenze di anatomia e medicina umana. Inoltre effettua esami clinici e radiologici, riconoscendo alterazioni patologiche ai denti, alle gengive, e diverse altre prestazioni. Detto questo è lecito dedurre che in questo campo la formazione, e quindi la qualità delle cure, è di gran lunga superiore a quella di altri paesi.

Purtroppo, con grandissimo stupore e delusione, poche settimane fa ho notato un inserto del quotidiano più letto in Ticino (Extra) di uno studio dentistico a Varese che pubblicizza la seduta di igiene orale per 35 Euro e altre prestazioni medico dentali con prezzi che per la Svizzera sarebbero davvero impensabili! È davvero scandaloso che un quotidiano svizzero pubblichi l'inserto di una clinica dentaria italiana. Oltretutto la concorrenza è sleale, visto che le leggi in Svizzera vietano la pubblicità degli studi medici.

Oltre ad essere un male per la nostra economia, il grosso rischio è l'abbassamento della qualità. È davvero questo che vogliamo? Io dico di no.  Un altro tasto dolente, che influisce sul valore delle nostre prestazioni, è il problema della sostituzione e del frontalierato. Negli ultimi anni anche le igieniste dentali ne sono state fortemente toccate.

Le richieste di lavoro da parte di igieniste dentali frontaliere, disposte a lavorare per salari al di sotto dei minimi previsti dai regolamenti, sono aumentate in Ticino in modo davvero preoccupante. Forse non tutti si rendono conto, ma in Ticino si sta veramente perdendo il controllo della situazione. Penso che siamo tutti d'accordo nell'affermare che, con la libera circolazione, la soppressione della priorità ai lavoratori indigeni ha avuto soprattutto impatti negativi nel nostro paese. Come è già stato detto e ridetto, il frontalierato nei settori dove sono carenti i Ticinesi non è un problema, ma negli studi dentistici, dove sia la figura di igienista dentale sia quella di assistente dentale non mancano e vantano della già menzionata tradizione, è inaccettabile.

Non possiamo assolutamente permetterci di perdere professionisti del settore a scapito della qualità delle cure, cosa che sta succedendo a causa del sempre più diffuso malcostume della sostituzione di lavoratori e professionisti indigeni. Vogliamo veramente perdere la qualità svizzera? Che sia per causa della concorrenza diretta, quindi il frontaliere che viene in Svizzera a lavorare per un salario più basso, o per la concorrenza indiretta, cioè la questione dell'offerta a basso costo di prestazioni oltre confine, non possiamo assolutamente permetterci di
abbassare il livello delle nostre prestazioni e perdere il nostro "made in Switzerland".

La qualità, si sa, a lungo termine è vincente. Dobbiamo fare uno sforzo e capire che, per il benessere del Ticino e della Svizzera, dobbiamo puntare su di essa. È una delle risorse che abbiamo sempre dimostrato di avere e di portare avanti con fierezza e con orgoglio. È una risorsa che finora ci ha reso vincenti. Ma come difenderla, a fronte di una concorrenza che masochisticamente ci siamo tirati in casa con gli sciagurati accordi bilaterali?

Lisa Curti, Giovani UDC e igienista dentale

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