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"L’AET - prosegue il comunicato leghista - risulta infatti tra i finanziatori del Consorzio internazionale Asg Power SA, che intende investire nel settore del gas in Albania (!), partecipando ad un progetto da 1.54 miliardi di euro. L’Asg Power SA, con sede a Lugano, ha, nello scorso febbraio, portato il proprio pacchetto azionario da 100mila Fr ad un milione. Metà del pacchetto appartiene all’AET, che come di consueto ha agito di propria iniziativa, poiché, secondo il dir Rossi, l’operazione sarebbe «in linea con gli scopi dell’AET» ".
"Il direttore AET - spiega ancora la Lega - Paolo Rossi figura inoltre quale membro del Consiglio d’amministrazione di Asg Power. CdA che risulta così composto: Gianluca Generali, presidente; Diego Lissi, membro; Paolo Rossi (direttore AET), membro; Adelio Lardi, membro Agim Gjinali, membro. La stessa AET, che ha sempre e recisamente rifiutato di prendere in considerazione ipotesi di partecipazioni al capitale azionario di Atel (ricordiamo che le AIL SA hanno investito 112 milioni di franchi per l’acquisto di una quota del 4.82% di Motor Columbus, che corrisponde al 2.71% della nuova Atel, secondo gruppo energetico nazionale dopo Axpo), progetta ora, per volontà del direttore Paolo Rossi, di andarsi a giocare i soldi dei contribuenti ticinesi nientemeno che in Albania, paese che non ci risulta essere il lido ideale per investimenti sicuri".
"E’ inoltre inaccettabile - si conclude il comunicato - che il direttore dell’AET (e membro del CdA dell’Asg Power SA) Paolo Rossi intenda investire nel metano in Albania quando, sempre sul metano, è appena riuscito il referendum contro il metanodotto Metanord del Sopraceneri.
Ricordiamo per l’ennesima volta che l’AET è una società interamente di proprietà dei cittadini ticinesi e sottoposta al controllo dell’autorità politica. Progettare investimenti ingenti nel metano in Albania prima di conoscere l’esito della vicenda “Metanord” costituisce un’inaccettabile prevaricazione dei cittadini ticinesi".
