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Lo Start&Stop: è davvero utile?

Dubbi e perplessità ruotano attorno a questo sistema che sta "invadendo" tutte le automobili. Eccone i pregi, i difetti e la vera utilità.
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Lo Start&Stop: è davvero utile?
Dubbi e perplessità ruotano attorno a questo sistema che sta "invadendo" tutte le automobili. Eccone i pregi, i difetti e la vera utilità.
QUESTIONE DI OMOLOGAZIONI – Iniziamo col precisare che uno dei più grandi grattacapi delle case automobilistiche consiste nella riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2. Ma non quelle che poi si ritrova il cliente finale, b...

QUESTIONE DI OMOLOGAZIONI – Iniziamo col precisare che uno dei più grandi grattacapi delle case automobilistiche consiste nella riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2. Ma non quelle che poi si ritrova il cliente finale, bensì quelle necessarie per superare le omologazioni e che, guarda caso, presentano quasi sempre valori molto distanti da quelli reali, e questo perché vengono misurati in condizioni da laboratorio. Ed è esattamente in questo contesto che lo start&stop si rivela efficace. Molto efficace. Il normale utilizzatore, tuttavia, di vantaggi ne vede pochini.

BATTERRIA E MOTORINO D’AVVIAMENTO PIÙ SOLLECITATI – Molti automobilisti sollevano (giustamente) la questione della durata di batteria e sistemi di accensione, maggiormente sollecitati e probabilmente meno duraturi. A questo proposito possiamo rasserenarvi affermando che le batterie utilizzate dalle vetture con questo sistema sono diverse e più longeve mentre i motorini d’avviamento sono rinforzati, quindi di uguale durata rispetto a quelli tradizionali nonostante la maggiore sollecitazione. L’unico problema sorge poi al momento della sostituzione poiché, essendo specifici e dovendo essere rimpiazzati con componenti dello stesso tipo, risultano più costosi. Questo ci suggerisce tuttavia che non bisogna seguire l’invito ad eseguire manualmente la funzione start/stop con un’auto che non ce l’ha (ovvero spegnendo e accendendo noi stessi la vettura) poiché in questo caso il maggiore “carico” li rende meno duratori, accorciandone la vita.

CONSUMI PIÙ ALTI? – Altri sostengono invece che l’operazione di accensione abbia un effetto contrario, ovvero consumi più benzina ancora. Falso; e come sempre quasi unicamente per le vetture che prevedono lo start/stop, poiché questo entra in funzione solo a motore caldo e non necessita di una “carburazione” più ricca come sulle automobili più datate, inoltre l’accensione della miscela è istantanea.

E L’AFFIDABILITÀ? – E le parti meccaniche? In effetti accensioni continue e ripetute non fanno bene a quelle parti che devono essere lubrificate poiché durante queste fasi l’oliatura potrebbe non essere sufficiente. A questo proposito possiamo basarci (per il momento, e a differenza dei punti trattati sopra) solo su quanto dichiarano i costruttori, ovvero che tali motori sono “dotati di dettagli specifici come cuscinetti speciali che non ne compromettono la durata”. Speriamo che corrisponda al vero, ma verificheremo.

IL NOSTRO VERDETTO – Quali conclusioni possiamo trarre? Innanzitutto di non effettuare manualmente le operazioni di accensione e spegnimento per non sollecitare le parti meccaniche che potrebbero rompersi. Per le persone che invece questo sistema ce l’hanno i vantaggi sono piuttosto effimeri, questo (per fortuna) senza compromettere l’affidabilità ma andando incontro a spese leggermente superiori per eventuali sostituzioni (la batteria, per esempio, non è eterna). Un costo inutile? Forse, ma per questo dobbiamo ringraziare gli enti governativi che si accaniscono, forse troppo, sulle automobili e gli automobilisti, senza ottenere in realtà dei benefici concreti nel mondo reale.

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