Travolse e uccise motociclista, svizzera condannata a 4 anni

PARIGI - Il tribunale correzionale di Besançon (Francia) ha condannato oggi a quattro anni di prigione da scontare una svizzera di 28 anni che, al volante sotto l'effetto di alcool ad hascisc, ha causato la morte di un motociclista il 20 agosto del 2010 nel dipartimento del Doubs.
La giovane, che viaggiava con i figlioletti di 4 e 6 anni, ha invaso la corsia contromano urtando fatalmente il centauro di 47 anni, a Touillon-et-Loutelet. Dopo l'incidente le è stata riscontata un'alcolemia di 2,6 per mille. La pena, insolitamente severa, le è stata inflitta per omicidio volontario aggravato.
Il sostituto procuratore Vladimir Vukadinovic aveva richiesto sei anni di prigione, di cui 12-18 mesi con la condizionale. Il giudice ha tenuto conto di circostanze aggravanti: un mese prima dell'incidente mortale del 28 agosto, la donna, sempre sotto l'effetto di alcolici, aveva già falciato un ciclista e da allora non aveva più diritto di guidare in territorio francese.
Qualche mese prima, il padre della donna è pure morto ucciso da un'auto, mentre viaggiava in motorino. "Ho riprodotto quello che è successo a mio parde", ha detto dispiaciuta in tribunale. Sembra che la morte del genitore e problemi di coppia siano stati i due elementi scatenanti la sua propensione ad attaccarsi al collo della bottiglia.
ATS




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