Opel in crisi, a rischio due fabbriche in Germania e Regno Unito

La casa automobilistica statunitense General Motors (Gm) sta valutando la chiusura della fabbriche delle consociate Opel a Bochum, in Germania, e dell'impianto britannico Vauxhall di Ellesmere Port
BERLINO - La casa automobilistica statunitense General Motors (Gm) sta valutando la chiusura della fabbriche delle consociate Opel a Bochum, in Germania, e dell'impianto britannico Vauxhall di Ellesmere Port. Lo riporta il sito del Wall Street Journal Deutschland citando una fonte riservata di Gm.
Le chiusure sarebbero state considerate in ragione dei "pessimi" risultati operativi del quarto trimestre del 2011, scrive il sito. Per Opel e per la 'sorella' britannica Vauxhall la casa madre statunitense avrebbe manifestato una "crescente insoddisfazione", informa la fonte, e si starebbe radicando la convinzione che "i tagli eseguiti due anni fa non sono stati abbastanza profondi".
Dal 2000 Opel continua a registrare bilanci in rosso. Nei primi nove mesi del 2011 la casa tedesca e Vauxhall hanno avuto un passivo di 445 milioni di euro. Negli ultimi anni di crisi Gm ha già ridotto di 8mila il numero dei dipendenti in Europa, oggi sceso a 40mila. Attualmente a Bochum sono impiegati 3'100 dipendenti, mentre a Ellsmere Port lavorano 2'100 persone circa.
ATS






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