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SVIZZERAVotazioni federali, un sondaggio: «Probabile "sì" a 3 oggetti»

03.05.24 - 06:52
Gli elettori svizzeri inclini ad accogliere le due iniziative in ambito sanitario, "per premi meno onerosi" e "per un freno ai costi»
Foto TiPress
Fonte ATS
Votazioni federali, un sondaggio: «Probabile "sì" a 3 oggetti»
Gli elettori svizzeri inclini ad accogliere le due iniziative in ambito sanitario, "per premi meno onerosi" e "per un freno ai costi»

BERNA - Gli elettori svizzeri sono inclini ad accogliere le due iniziative in ambito sanitario, quella "per premi meno onerosi" e quella "per un freno ai costi", su cui saranno chiamati a esprimersi il 9 giugno.

Anche la modifica della legge federale sull'energia e della legge sull'approvvigionamento elettrico piace agli aventi diritto di voto.

A rivelarlo è il primo sondaggio della SSR pubblicato oggi, da cui si evince che l'iniziativa popolare "Per la libertà e l'integrità fisica" sarebbe bocciata alle urne: solo il 27% dei partecipanti allo studio si sono detti favorevoli o piuttosto favorevoli all'oggetto in votazione.

Dai dati raccolti emerge che la modifica di legge sull'energia è quella maggiormente apprezzata (75% di voti a favore), seguita dall'iniziativa popolare del PS che ha lo scopo di rendere i premi delle casse malati meno cari (56%) e da quella dell'Alleanza del Centro che si prefigge di ridurre i costi della sanità (52%).

Tuttavia, l'istituto gfs.bern, che ha condotto il sondaggio per conto della SSR, ha dichiarato che un alto livello di approvazione è normale per questo tipo di proposte all'inizio della campagna e ha sottolineato che il risultato delle votazioni è ancora incerto.

Premi più bassi - L'iniziativa "per premi meno onerosi" chiede che i premi a carico degli assicurati ammontino al massimo al 10 per cento del reddito disponibile: i risultati del sondaggio mostrano che essa piace particolarmente agli elettori della Svizzera italiana, dove ha riscosso il 73% dei voti a favore, ossia 17 punti percentuali in più della media nazionale.

Sanità meno cara - Gli svizzeri che comunicano principalmente nella lingua di Dante si sono smarcati rispetto ai connazionali anche quando hanno dichiarato le proprie preferenze sull'altra iniziativa riguardante la sanità, che chiede di introdurre un freno ai costi dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS). I voti favorevoli raccolti nella Svizzera italiana si sono attestati al 74%, superando più di 20 punti percentuali la media nazionale.

"Sì" a un approvvigionamento energetico sicuro - Gli elettori saranno chiamati alle urne per esprimersi sulla Modifica della legge federale sull'energia e della legge sull'approvvigionamento elettrico, che pone le basi per un rapido aumento della produzione nazionale di energia elettrica da fonti rinnovabili come l'acqua, il sole, il vento o la biomassa. Se verrà accolta, entrerà in vigore il 1° gennaio 2025.

I risultati del sondaggio indicano che i cittadini romandi sono quelli a cui la questione ambientale sta più a cuore, con il 77% dei voti a favore nell'inchiesta (2 punti percentuali in più rispetto a quanto si è verificato su scala nazionale). Gli italofoni del Ticino e dei Grigioni sono stati questa volta quelli meno inclini a essere favorevoli, ma la legge di cui sopra piace comunque al 68% di essi.

Convince meno l'iniziativa "per la libertà e l'integrità fisica" - L'ultimo dei quattro oggetti in votazione il 9 giugno è l'iniziativa popolare "Per la libertà e l'integrità fisica (iniziativa per lo stop alle vaccinazioni obbligatorie)" che chiede che gli interventi dello Stato nell'integrità fisica e psichica di una persona necessitino del suo consenso. Essa non ha avuto successo tra gli intervistati, che nel 70% dei casi l'hanno "bocciata".

Il risultato è confermato anche se si considerano le tre regioni linguistiche separatamente, ma occorre osservare che nella Svizzera italiana è piaciuta nel 38% dei casi, cifra che scende di 10 punti percentuali se si considera la parte tedescofona e di 16 per quanto riguarda la Romandia.

Complessivamente 11'040 persone - 9'826 dalla Svizzera tedesca, 2'629 dalla Romandia e 469 dalla Svizzera italiana - hanno partecipato al sondaggio, che è stato effettuato fra il 12 e il 25 aprile dall'istituto gfs-Bern per conto della SSR. Il margine di errore si attesta a +/- 2,8 punti percentuali.

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