Cerca e trova immobili

LUGANOLotta alla flavescenza dorata, ma gli avvisi arrivano tardi

18.06.14 - 14:31
I Verdi inoltre chiedono al Comune un sostegno a chi coltiva solo poche piante
Foto Ti Press
Lotta alla flavescenza dorata, ma gli avvisi arrivano tardi
I Verdi inoltre chiedono al Comune un sostegno a chi coltiva solo poche piante

LUGANO - Tutto ha inizio quando l’11 giugno scorso i cittadini di Lugano si sono trovati nella bucalettere una circolare del dicastero servizi urbani «Lotta alla flavescenza dorata dei vigneti nel comune di Lugano». La circolare sottolineava l’obbligatorietà della lotta al vettore di questa malattia (la cicalina Scaphoideus titanus) e chiedeva ai cittadini di segnalare quante viti coltivano e dove e riportava nel retro il bollettino n. 21 del servizio fitosanitario cantonale, nel quale si ingiunge di fare il primo trattamento con l’insetticida Applaud tra il 4 e l’11 giugno. "I Verdi fanno notare l'errore per il ritardo della circolare." L’aver mancato il termine implica l’impossibilità di fare anche i prossimi trattamenti secondo il calendario stabilito dai servizi cantonali. Ma succede a tutti di sbagliare, cerchiamo di fare meglio in futuro". I Verdi tuttavia puntano la loro attenzione su ben altro.

L’uso di veleni insetticidi, affidato a persone inesperte, come lo sono molti possessori di una pergola o di qualche tralcio di vite, può produrre conseguenze dannose, secondo i tre consiglieri comunali Fausto Gerri Beretta-Piccoli, Melitta Jalkanen, Maristella Patuzzi. "A maggior ragione se, avvisati all’ultimo momento, gli improvvisati lottatori contro la cicalina si mettono affannosamente all’opera per rispettare l’obbligo. Anche economicamente non ha senso che il proprietario di un unico ceppo, dove basterebbe meno di mezzo grammo di prodotto, compri una confezione intera del veleno e gli attrezzi necessari".

 

In altri comuni si propone ai possessori di poche piante l’intervento di un operatore pubblico (che dovrebbe conoscere bene le dosi, le modalità di intervento, i rischi, eccetera). Per i Verdi quindi se il trattamento è obbligatorio, sembra ragionevole che il Comune indichi ai cittadini la possibilità di far capo ai servizi comunali e a persone tecnicamente competenti. Si chiede dumque al Municipio di Lugano se in futuro, per interventi potenzialmente pericolosi, il Municipio intende offrire un sostegno a chi coltiva poche piante in forma amatoriale, e - per chi è in grado di fare il trattamento da sé ma ha pochi ceppi, la possibilità di acquistare in comune la miscela pronta, alla giusta concentrazione, nella quantità che serve per il numero di piante da trattare.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE