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CANTONEL’UDC Ticino soddisfatto per l’amnistia fiscale e per il rigetto dei sussidi di cassa-malati

18.05.14 - 21:16
L’UDC Ticino soddisfatto per l’amnistia fiscale e per il rigetto dei sussidi di cassa-malati

L’UDC Ticino ha preso atto del risultato uscito dalle urne questo fine settimana con un misto di soddisfazione e di rammarico.

Amnistia fiscale 
Per l'Udc Ticino ha prevalso il buonsenso, dato "che il 52% dei Ticinesi ha optato per il pragmatismo di fronte a un’opposizione che, seppure comprensibile per certi versi, avrebbe sacrificato un provento fiscale - ancora non quantificabile ma che dovrebbe comunque costituire una benefica iniezione nelle traballanti casse dello Stato - sull’altare di una posizione eticamente ineccepibile, ma controproducente. È infatti chiaro che i capitali che l’amnistia fiscale farà riemergere, avrebbero continuato ad essere nascosti e quindi fiscalmente improduttivi. Quindi, in contropartita di una imposizione “benevola” avremo dei capitali che, da quel momento, saranno tassati regolarmente  e - ed è ciò che più conta - potranno essere reinvestiti nell’economia. L’UDC Ticino ricorda che la proposta di amnistia fiscale del 2009, che aveva raccolto l’adesione inizialmente di PLR, PPD e Lega - bocciata poi in Gran Consiglio nel 2012 per pochi voti - era stata fatta su iniziativa del nostro gruppo parlamentare. È perciò per noi un ulteriore motivo di soddisfazione il fatto che un nostro postulato sia andato finalmente in porto con la legittimazione popolare".

Sussidi di cassa malati
"L’UDC Ticino - si legge nel comunicato stampa diramato in serata - non è contro una revisione del sistema di sovvenzionamento dei premi di cassa malati, molti segnali indicano che verosimilmente oggi vengono elargiti anche a famiglie con un reddito che non li giustificherebbe. Ma - come abbiamo sempre ribadito - non si può arrivare con una soppressione dei sussidi all’ultimo momento, a qualche giorno dal termine fissato per l’eventuale cambio di assicurazione. E infatti, in questo senso, avevamo proposto - purtroppo invano - che l’entrata in vigore della modifica di legge fosse spostata di un anno. Inoltre, l’adozione generalizzata del sistema del medico di famiglia per chi vuole ottenere i sussidi, avrebbe permesso un risparmio di 37 milioni di franchi contro i “soli” 14 milioni della soluzione governativa. È perciò un bene che la modifica di legge sia stata rimandata al mittente, ma ciò non toglie che il problema esiste e necessita di una soluzione. L’UDC Ticino auspica ora che il Consiglio di Stato arrivi ora in tempi ragionevoli con una nuova  proposta più razionale ed efficace di quella bocciata oggi".

Freno ai disavanzi
"Come dire di no a chi propone un freno ai disavanzi dello Stato?" si chiede l'UDC e aggiunge: "Chi non vuole che lo Stato faccia ogni sforzo per pareggiare i conti? Evidentemente così ha pensato la maggioranza dei cittadini (55,07%) che ha accettato la proposta governativa in votazione. Ma se il titolo era allettante, altrettanto non lo era il boccone avvelenato che nascondeva. L’UDC Ticino è infatti la prima ad asserire che il Cantone deve rientrare in bilancio, ma non sulle spalle del contribuente, bensì con una politica delle spese oculata e rigorosa. Non con un aumento del salasso fiscale operato sul cittadino ogni qualvolta le spese aumentano, possibilità che il moltiplicatore cantonale da a Governo e Parlamento già eccessivamente “sperperoni”, togliendo quindi loro qualsiasi incentivo al risparmio."

 

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