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BELLINZONA"Partecipazioni nucleari di AET: ancora opportune?"

13.03.14 - 10:11
"Partecipazioni nucleari di AET: ancora opportune?"

BELLINZONA - Il gruppo dei Verdi ha inoltrato oggi un'interrogazione al Consiglio di Stato che riguarda l’Azienda elettrica Ticinese (AET). I Verdi affermano infatti che AET "non possiede centrali nucleari o partecipazioni dirette in centrali nucleari, ma detiene il 7% delle azioni della società AKEB per la partecipazione a centrali nucleari. La società mette a disposizione degli azionisti parte dell’energia prodotta da 2 centrali nucleari francesi (Bugey e Cattenom) e una svizzera (Leibstadt). Inoltre AET ha dei contratti di fornitura con EdF (Electricité de France)".

Secondo i Verdi, alla luce della decisione del Consiglio Federale di abbandonare il nucleare, obiettivo ripreso anche dal Piano Energetico Cantonale (PEC), e della situazione del mercato energetico che sta mettendo a dura prova le redditività delle centrali nucleari, è lecito chiedersi se rimane opportuno mantenere queste partecipazioni.

"I costi di dismissione e smaltimento delle centrali e delle scorie - si legge nell'interrogazione - sono stati ampiamente sottostimati e la dotazione del fondo alimentato dalle 5 centrali nucleari nazionali è insufficiente".

La revisione dell’ordinanza per la dismissione e lo smaltimento messa in consultazione dal CF nell’agosto 2013 prevede un aumento della dotazione del fondo del 30%. Aumento che, a detta dei Verdi, risulta ancora insufficiente per far fronte ai reali costi di dismissione e smaltimento. "Malgrado ciò già un aumento del 30% della dotazione del fondo provocherà un peggioramento della redditività delle centrali nucleari, già enormemente sotto pressione a causa della caduta dei prezzi dell’energia elettrica".

Sulla base di queste informazioni, il gruppo dei Verdi ha chiesto al Consiglio di Stato se le difficoltà economiche delle centrali nucleari, in particolare delle centrali di Leibstadt potrebbero avere ripercussioni sui conti di AET e quanto è fondato il pericolo di un aumento del capitale della Società Leibstadt SA; se analoghi rischi possono essere esclusi per le due centrali nucleari francesi a cui fa capo la società AKEB e infine se, conformemente alla strategia 2050 della Confederazione e del PEC e tenuto conto dell’elevata disponibilità di energia a basso costo sul mercato libero energetico, non sarebbe auspicabile una cessione di queste partecipazioni (per motivi strategici e per evitare rischi finanziari).

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