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LUGANO"Se Giudici l’avesse ascoltato, mio fratello sarebbe ancora qui"

29.08.13 - 17:58
Le parole sono di Attilio Bignasca
Foto d'archivio (Keystone)
"Se Giudici l’avesse ascoltato, mio fratello sarebbe ancora qui"
Le parole sono di Attilio Bignasca

LUGANO - "Un grande sindaco, ma che ha sbagliato la tempistica del ritiro. Se lui si fosse ritirato un anno fa sarebbe stato ricordato da grande vincitore. Tra 10 anni, invece, sarà ricordato come colui che ha perso". Sono parole intrise di amarezza quelle di Attilio Bignasca, che arrivano in un pomeriggio di fine agosto, a poche ore dopo l'annuncio delle dimissioni di Giorgio Giudici da Municipale di Lugano, dopo quasi 34 anni di presenza all'esecutivo luganese.

Attilio Bignasca non nasconde il suo rancore nei confronti di Re Giorgio. "E' una questione personale - ci ha detto al telefono - Se lui avesse ascoltato mio fratello e si fossero ritirati tutti e due, a quest'ora mio fratello sarebbe ancora qui. Sono convinto che lo stress supplementare della campagna che...". Bignasca lascia la frase in sospeso. Ma è chiaro il senso dell'enunciato. Parole che pesano come macigni, in una giornata in cui tutti si aspettavano di sentire frasi di circostanza cariche di stima e affetto da parte di tutti per l'ormai ex sindaco ed ex vicesindaco. "Dopo mio fratello, Cansani... gli anni passano", ha aggiunto Bignasca, riferendosi a quella generazione di politici luganesi scomparsa negli ultimi mesi.

Ma ora si guarda il futuro. Boris Bignasca ha già annunciato su Facebook che la poltrona di vicesindaco toccherebbe a Lorenzo Quadri. Dando un'occhiata alle preferenze personali si nota che è proprio il municipale leghista a piazzarsi al terzo posto dei candidati più votati. "E' una decisione che verrà presa all'interno del Municipio. Di certo nessuno vorrà fare regali a Giovanna Masoni Brenni" ha dichiarato Attilio Bignasca.

(p.d'a.)

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