Secondo il presidente degli Stati Filippo Lombardi l'esito della consultazione di ieri dà l'idea dei malumori che serpeggiano nel nostro Cantone
BERNA - La bocciatura di ieri dell'iniziativa UDC per l'elezione popolare del Consiglio federale rappresenta un attestato di fiducia nei confronti del parlamento che ora più che mai è chiamato ad elaborare soluzioni che godano di un'ampia base di consenso, affinché nessuno si senta discriminato.
Così si è espresso il presidente degli Stati Filippo Lombardi sull'esito della consultazione di ieri, aggiungendo che il risultato del Ticino è il sintomo di un disagio serpeggiante nel suo cantone di origine.
Per il "senatore", l'iniziativa dell'UDC non rappresentava la soluzione per i problemi della terza regione linguistica nazionale. Tuttavia, il sostegno raccolto dalla proposta democentrista nel Ticino (32% favorevoli, maggiore percentuale nazionale a livello cantonale) rispecchia a suo parere un forte disagio che si percepisce a Sud delle Alpi, disagio che in futuro il parlamento dovrà sforzarsi di ascoltare.
Ats