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COIRA - L'iniziativa popolare "Comuni forti - Cantone forte", che chiedeva di ridurre il numero di enti locali grigionesi a una cinquantina, contro i 158 attuali, è stata ritirata. Dal lancio del testo, nei Grigioni sono infatti state avviate diverse riforme con obiettivi simili, hanno indicato oggi gli iniziativisti.
Promossa da rappresentanti di associazioni economiche, sindacati, PS, Verdi liberali e Giovani socialisti, l'iniziativa avrebbe inoltre dovuto semplificare le strutture politiche del cantone.
Nel frattempo, il governo retico ha sostenuto gli obiettivi e la riforma dei comuni decisi a larga maggioranza dal Gran Consiglio: il Parlamento mira ad avere tra 50 e 100 comuni entro il 2020 e meno di 50 a lungo termine. In questo senso, l'iniziativa ha avuto un influsso positivo, afferma il comitato.
In futuro, rileva, il testo avrebbe inciso negativamente sulle riforme: in caso di "no" alle urne, il voto sarebbe stato interpretato come un segnale contrario alle fusioni comunali.
Lo scorso aprile, il legislativo aveva bocciato l'iniziativa popolare a larga maggioranza, senza opporle un controprogetto. Per il Gran Consiglio retico, le aggregazioni dei comuni devono avvenire su iniziativa locale e non essere imposte dall'alto, secondo le modalità sin qui adottate.
