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SVIZZERA / CANTONEMoratoria sugli studi medici, passa la proposta Berset

06.03.13 - 09:58
Il Consiglio nazionale vota a favore, Cassis: "I costi? Una storia che risale agli anni '90, il mondo è cambiato"
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Moratoria sugli studi medici, passa la proposta Berset
Il Consiglio nazionale vota a favore, Cassis: "I costi? Una storia che risale agli anni '90, il mondo è cambiato"

BERNA - È necessario reintrodurre provvisoriamente la moratoria sugli studi medici per evitare un'esplosione dei costi, soprattutto nei cantoni di frontiera come Ticino e Ginevra. Il Consiglio nazionale ha deciso con 103 voti contro 76 di sostenere la proposta del consigliere federale Alain Berset.

Ignazio Cassis (PLR), a nome della minoranza, aveva chiesto di rinviare il progetto al Consiglio federale. A suo avviso non c'è alcun bisogno di legiferare adesso solo per timori espressi da qualche direttore cantonale della sanità. Non esiste prova certa della necessità di reintrodurre questa moratoria. "Sappiamo che il numero dei medici che hanno richiesto il numero IVA per poter emettere fatture è aumentato dal 2011 al 2012, ma non sappiamo se i costi siano effettivamente aumentati", ha detto il deputato ticinese.

 

"Si dice che ogni nuovo studio medico che viene aperto causi spese supplementari per 500 mila franchi per gli assicuratori e di riflesso per gli assicurati: ma questa è una vecchia storia che risale agli anni '90, il mondo da allora è cambiato", ha detto Cassis. "La moratoria non ha permesso di fermare l'incremento dei costi ambulatori negli ultimi dieci anni e ha avuto quale effetto perverso di demoralizzare i giovani medici", ha concluso Cassis.

 

La situazione attuale è nuova e eccezionale: alla fine del 2011 è stato abolita la clausola del bisogno e il numero degli specialisti che ha richiesto un numero IVA è lievitato, ha risposto il ministro della sanità Berset.

 

"Fra il 2011 e il 2012 è più che raddoppiato a livello svizzero e non ci sono segnali che questa evoluzione rallenterà. E le cifre di alcune regioni sono ancora più preoccupanti", ha aggiunto. In Ticino, ad esempio, il numero dei medici che hanno chiesto un'autorizzazione è quadruplicato, a Ginevra è triplicato.

 

"Per la medicina di famiglia - ha spiegato - l'incremento è contenuto, ma per altre specializzazioni è esploso: le richieste di autorizzazione per la radiologia sono passate in un anno da 15 a 100, vale a dire sei volte di più, per l'oftalmologia sono quadruplicate".

 

"Gli psichiatri e psicoterapeuti che hanno chiesto di aprire uno studio sono passati da 114 a 328 a livello svizzero, in Ticino il loro numero è quadruplicato (da 5 a 20) e a Ginevra si è moltiplicato per cinque (da 14 a 70)", ha ricordato il consigliere federale.

 

Ats

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