Interrogazione di Lara Filippini al Consiglio di Stato
BELLINZONA - Lara Filippini, deputata per l'UDC, denuncia il caso dell’EOC di Lugano che acquista acqua per i pazienti dall'Italia. "L'episodio evidenzia come non si faccia capo ad aziende ticinesi, ma si importi acqua estera, con costi sicuramente maggiorati causa trasporto e sdoganamento, in particolare quella del Comune del Parco di Val Grande, Malesco (VB) Italia!", spiega la Filippini.
La parlamentare fa leva sulla crisi economica che colpisce anche le piccole-medie imprese ticinesi, soprattutto a causa della “guerra di prezzi” con la vicina Italia. "Le nostre aziende, quelle che hanno una produzione locale e specifica di determinati prodotti legati al territorio, faticano sempre più a imporsi sul mercato e la conseguenza è ovvia: si tagliano posti di lavoro o si chiude! In questo senso, se il privato ha la libertà individuale di scelta, dovremmo invece come Cantone dare l’esempio di un maggiore attaccamento alle nostre produzioni locali, sostenendole e facendo capo per le nostre strutture pubbliche a queste ultime".
Ecco perché Lara Filippini ha presentato una interrogazione al Consiglio di Stato per capire quanti e quali prodotti esteri vengono utilizzati nei nostri ospedali al posto di quelli locali, se questa pratica è usuale anche per le mense scolastiche pubbliche e cosa intende fare il Consiglio di Stato affinché i prodotti alimentari siano acquistati in loco e non altrove.