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CANTONERappresentanza femminile nelle commissioni, quando arriviamo al 30%?

29.01.13 - 14:44
Rappresentanza femminile nelle commissioni, quando arriviamo al 30%?

BELLINZONA - L'11 maggio 2009 il Gran Consiglio aveva accolto, con 45 voti favorevoli, 36 contrari e 6 astensioni le conclusioni del rapporto di maggioranza che sosteneva la mozione del 26 giugno 2007 presentata da Monica Duca Widmer e cofirmatari intitolata "Adeguata rappresentanza femminile?"

Conformemente a quanto chiesto con la mozione, il Gran Consiglio imponeva così al Consiglio di Stato di garantire alle donne una rappresentanza almeno del 30% nelle Commissioni di sua competenza.

 

Quasi tre anni dopo, Il 6 marzo 2012, il Consiglio di Stato emanava la necessaria modifica del regolamento concernente le commissioni, i gruppi di lavoro e le rappresentanze presso enti di nomina del Consiglio di Stato. In particolare nell’art. 4, cpv.3 si specifica che “La rappresentanza dell’uno o dell’altro sesso deve essere, nella misura del possibile, di almeno il 30%”. Nel 2012, come previsto dallo stesso regolamento, il Consiglio di Stato ha proceduto al rinnovo della maggior parte delle commissioni.

Il risultato secondo l'interrogazione di Francesco Cavalli, Pelin Kandemir Bordoli, Milena Garobbio, Nicoletta Mariolini, Gianrico Corti è del tutto deludente e, pur tenendo conto dell’inciso “nella misura del possibile”, sembra contrastare vistosamente la citata decisione del Gran Consiglio.

 

Gli interroganti hanno quindi chiesto al Consiglio di Stato per quali ragioni il Consiglio di Stato non ha raggiunto l’obiettivo del 30% indicato dal suo stesso regolamento, in quali commissioni la rappresentanza femminile è uguale o superiore al 30%, in quali la rappresentanza femminile è uguale o inferiore al 20% e come pensa di poter ovviare a questo mancato rispetto della decisione parlamentare.

 

 

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