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CANTONESciopero, i comunisti: "Socialisti, decidete da che parte stare, una volta per tutte"

04.12.12 - 08:45
Il Partito Comunista aderisce allo sciopero e invita il Consigliere Socialista Bertoli a fare il socialista
Sciopero, i comunisti: "Socialisti, decidete da che parte stare, una volta per tutte"
Il Partito Comunista aderisce allo sciopero e invita il Consigliere Socialista Bertoli a fare il socialista

BELLINZONA - Il Partito Comunista invita il Consigliere di Stato Manuele Bertoli a fare il socialista. L'esortazione giunge alla vigilia di uno sciopero, quello dei dipendenti pubblici, che vedrà il mondo della scuola in prima fila a rivendicare un maggior riconoscimento del suo ruolo all'interno della società moderna.

Negli ultimi giorni vi sono state polemiche tra alcuni docenti e il capo del DECS Manuele Bertoli. Quest'ultimo richiamava i docenti ad assicurare il servizio di sorveglianza della scuola anche durante lo sciopero. I comunisti ricordano che il diritto di sciopero è previsto dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro, un'agenzia dell'Onu. Secondo i comunisti Bertoli sta compiendo della precettazione. Un comportamento che sorprende non poco i comunisti e che viene criticato: "Il compagno Bertoli deve ricordarsi che è stato eletto in Consiglio di Stato per portare le idee del socialismo nel governo e non viceversa, conseguentemente dovrebbe battersi come un leone per tutelare in prima persona i suoi dipendenti che incrociano le braccia e non giocare al burocrate legalitario".

"I lavoratori coinvolti stanno dimostrando un senso di responsabilità enorme per garantire un servizio minimo in ogni ambito - si legge sulla nota - Questo vale anche negli istituti scolastici dove il 5 dicembre NON sarà - naturalmente! - garantito il servizio educativo normale e conseguentemente non può vigere l'obbligo per le famiglie di mandare i loro figli in una scuola di fatto chiusa. Inoltre pure gli studenti hanno dichiarato lo sciopero e gli allievi potranno quindi manifestare a loro volta".

Secondo i comunisti "la volontà di ricercare a tutti i costi il conflitto da parte del Consiglio di Stato e dalla classe politica che dirige il Cantone, la quale propone addirittura di aumentare i tagli nel Preventivo 2013, è da considerarsi irresponsabile e la dimostrazione che le misure di austerità contro i lavoratori e i giovani sono in piena sintonia con i piani di attacco ai diritti sociali e alla stessa democrazia in voga nei paesi membri dell'Unione Europea".

"Quanto alla forza maggioritaria a sinistra - si legge nella nota - il Partito socialista, che decida se stare con i lavoratori, sostenendo unanimemente la mobilitazione anche a livello di governo; oppure se rinunciare alla lotta e preferire una concertazione ormai moribonda con la destra. Da parte nostra, come Partito Comunista, scegliamo di collaborare con le forze sociali del Cantone - sindacati e movimenti a favore della scuola e del servizio pubblico - in un'alleanza di classe, che in futuro dovrà estendersi agli operai e impiegati del privato, ai pensionati e ai disoccupati. I comunisti continuano a proporre da un lato concretamente una tassa patrimoniale per i milionari con cui riempire le casse dello Stato e dall'altro il lancio di un fronte popolare di lotta anti-crisi che metta in discussione le modalità di sviluppo economico del Cantone su altre basi e con altre priorità rispetto al pareggio di bilancio".

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