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TICINO"Il nostro compito è fatto"

20.11.12 - 15:30
Preventivo 2013, i chiarimenti di Laura Sadis e Marco Borradori
Foto d'archivio (Tipress)
"Il nostro compito è fatto"
Preventivo 2013, i chiarimenti di Laura Sadis e Marco Borradori

BELLINZONA - “E’ il preventivo migliore che avremmo mai potuto presentare”. Lo ha ribadito con forza il presidente del Consiglio di Stato Marco Borradori al termine di una mattinata di intensi colloqui. Dapprima il Governo ha affrontato la Commissione della gestione e poi, verso le 11, è stata la volta dei presidenti di partito.

Presidenti di partito che al termine della seduta si sono dimostrati critici sulle decisioni di un Governo che ha illustrato quelle che sono le misure per contenere ulteriormente un deficit di bilancio “che ora si attesta ai 198,5 milioni di franchi”.

"Siamo riusciti a tagliare il deficit di cento milioni di franchi" - Già perché “dei 350 milioni di franchi di deficit in giugno” ha precisato Borradori, siamo riusciti già a tagliare 100 milioni di franchi e a presentare questo bilancio. Di certo non siamo insensibili al problema e non siamo degli sprovveduti”. I partiti di centro-destra volevano di più e chiedevano un ulteriore contenimento di 50 milioni di franchi. Il governo ha confermato in sede di conferenza stampa di aver individuato la possibilità di abbassare il deficit di ulteriori 18 milioni di franchi. “Due terzi circa di minori spese e un terzo di maggiori entrate” dice Borradori rimandando ai prossimi giorni ulteriori dettagli dell'operazione.

Amnistia scartata dal Governo - Quello che è chiaro è che l’amnistia da 20 milioni di franchi, chiesta dai partiti di centro-destra, non rientra tra le misure decise dal Consiglio di Stato. “L’amnistia l’abbiamo scartata perché, semplicemente, il parlamento l’ha bocciata sei mesi fa” spiega il presidente del Consiglio di Stato. Proposta inaccettabile quindi, anche perché dopo due anni e mezzo di gestione e una bocciatura in parlamento, difficilmente sarebbe stata proponibile, è stato spiegato dai presenti.  

"20 milioni ulteriore sforzo non indifferente" -  E poi si aggiunge la critica del Governo all’indirizzo di quei partiti, ossia l’asse di centro-destra formato dal Lega-PPD e PLRT, che chiedevano più coraggio al governo. “. La richiesta giunta dai presidenti per attuare un 50 milioni di contenimento secondo Borradori  “non è mai stata chiara e i 20 milioni rappresentano già uno sforzo non indifferente da parte del Governo”. “Abbiamo raggiunto con il Consiglio di Stato un'unità d'intenti, rispettose di tutte le sensibilità all’interno dei componenti del Governo”.

Missione compiuta - In definitiva i due rappresentanti del Governo presentatisi davanti alla platea di giornalisti arrivati a Bellinzona fanno capire, in modo esplicito, che il loro compito è stato eseguito e che domani verrà formalizzato in sede di Consiglio di Stato il documento da sottoporre al parlamento per il voto a dicembre. Comunque lo spiraglio di cambiamenti dell’ultimo minuto è ancora possibile e Borradori lascia intendere che si potrebbe decidere anche “un messaggio aggiuntivo”. "Noi siamo disponibilissimi a lavorare con la gestione e con i partiti, ma ci sembra che il governo il suo compito l'abbia svolto”.

"Incontro burrascoso". "No vivace" - Quello che è certo è che la riunione di questa mattina con i presidenti di partito per il Consiglio di Stato  è stata all’insegna della tensione. “L’incontro è stato burrascoso ha detto Borradori” – ma Sadis ha ammorbidito la posizione del collega, parlando di “vivace”.

Le sfide finanziarie del Canton Ticino del futuro -  Sadis e Borradori hanno spiegato di nuovo la posizione di un Governo chiamato a gestire le finanze di uno Stato, il Canton Ticino, confrontato con il compito di dare delle risposte chiare e certe ai cittadini, in un momento in cui il rallentamento economico, gli stravolgimenti nel mercato del lavoro dovuti alla libera circolazione delle persone e la delega dalla Confederazione al Cantone di alcuni compiti dello Stato caratterizzano la vita sociale del Ticino. “Questo preventivo – ha ricordato Borradori – vuole mettere al riparo le persone più deboli di questo cantone”  alludendo al fatto che i servizi elargiti dal cantone non possono essere tagliati alla leggera e le decisioni necessitano di una consultazioni che comprendano tutte le parti sociali in causa. Alle parole di Borradori ha fatto eco Laura Sadis, che ha invitato i partiti e i suoi presidenti a un dialogo costruttivo e a “proporre misure concrete e non ballerine”, sottolineando il fatto che “dietro agli enti pubblici vi sono delle prestazioni e non possiamo con leggiadria tagliare un po’ qua e un po’ là. I conti in regola sono importanti per il futuro del Cantone”.

“I 50 milioni di franchi chiesti oggi dai partiti – ha concluso Sadis - equivalgono alle decisioni prese durante gli ultimi undici mesi dal parlamento per l’attuazione di provvedimenti voluti dal parlamento”.

 

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