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SVIZZERAUn primo passo a Berna verso la “stagione di caccia” al lupo

29.09.22 - 18:30
La revisione della legge sulla caccia incassa il suo primo sì agli Stati e permetterà anche l'abbattimento preventivo
20 Minuten
Fonte Ats
Un primo passo a Berna verso la “stagione di caccia” al lupo
La revisione della legge sulla caccia incassa il suo primo sì agli Stati e permetterà anche l'abbattimento preventivo

BERNA - I lupi si stanno moltiplicando rapidamente, forse troppo per il Consiglio degli Stati. Oggi la Camera dei cantoni ha approvato - con 31 voti contro 6 e 4 astenuti - una revisione della legge sulla caccia nata da un'iniziativa parlamentare della sua Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia. Con il progetto si vorrebbe consentire l'abbattimento preventivo di questi animali sul modello di quanto avviene già per lo stambecco. Il dossier passa ora al Nazionale.

Sul territorio svizzero si contano oggi circa 180 lupi e almeno 17 branchi. Queste cifre sono in costante aumento e i conflitti con gli animali da reddito si moltiplicano. La CAPTE-S ha quindi deciso di presentare un'iniziativa parlamentare volta a modificare la legge sulla caccia.

Sul modello della regolazione degli effettivi degli stambecchi, ha precisato Othmar Reichmuth (Centro/SZ) a nome della commissione, si mira a rendere possibile la regolazione preventiva degli effettivi di lupi.

Il progetto, secondo la commissione, ripropone un elemento centrale e sostanzialmente incontestato dell'ultima revisione parziale della legge sulla caccia, poi fallita. La commissione è convinta che sia necessario agire rapidamente, considerato il veloce aumento degli effettivi di lupi e dei problemi che questo comporta soprattutto nelle regioni di montagna.

Minaccia per zone abitate ed esseri umani

Stando al progetto della CAPTE-S, l'eliminazione dei branchi o dei singoli lupi deve essere autorizzata, laddove l'agricoltura è minacciata. I guardiacaccia potranno abbattere esemplari che si avvicinano in modo minaccioso a zone abitate o esseri umani, o per il quali le misure di protezione delle greggi sono inefficaci.

"Con questa soluzione, l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) e i cantoni continuano a lavorare assieme per fissare un tetto alla popolazione dei lupi", ha dichiarato il "senatore" Beat Rieder (Centro/VS). In tal modo i cantoni non dovranno più provare la portata concreta di questi danni, ma dovranno giustificare le misure di regolazione nonché i loro obiettivi.

Oggi la Camera dei cantoni ha pure accolto una proposta di Stefan Engler (Centro/GR). Secondo il "senatore" grigionese, i lupi che appartengono a un branco possono essere oggetto di una misura di regolazione tra il primo giugno e il 31 agosto, con l'accordo dell'UFAM, qualora il branco interessato provochi danni, in particolare attaccando animali da reddito, bovini o equini. Spetterà al Consiglio federale regolare le condizioni di regolazione.

Anche in Ticino

Ma non solo il Vallese e i Grigioni sono interessati dal problema del lupo. «Un buon numero di allevatori ticinesi è ormai ad un passo dal gettare la spugna. E se si continua a non agire, il rischio è che quest'importante figura sparisca dalle valli ticinesi - con tutte le conseguenze del caso a livello di approvvigionamento alimentare e di gestione di paesaggio alpino» ha dichiarato il "senatore" Marco Chiesa (UDC/TI).

«Posso comprendere - ha aggiunto il ticinese - che vi sia la necessità di contemplare una certa tutela del lupo in Svizzera. Ma una simile politica non deve assolutamente andare a detrimento dei nostri allevatori e delle loro famiglie. Le conseguenze negative di questa convivenza sono diventate ormai insopportabili».

Chiesa ha poi deplorato il fatto che «quando si parla di lupo si tende a concentrarsi solo sul suo benessere e sulla sua necessità di tutela, dimenticandosi completamente della tutela e del benessere degli animali di allevamento che include la protezione dalla sofferenza, dalla paura e dallo stress».

Vista l'accettazione del progetto, il democentrista ticinese ha quindi ritirato una sua mozione con la quale chiedeva misure simili, ovvero una revisione della legge sulla caccia affinché il lupo non continui ad essere l'incubo degli allevatori di montagna

Consiglio federale d'accordo

Di fronte al «rullo compressore» dei rappresentanti dei cantoni alpini, la sinistra si è trovata completamente in minoranza. Questa regolazione preventiva assomiglierà a una "caccia annuale pianificata in inverno" indipendentemente dai problemi creatisi nelle zone di estivazione, ha sottolineato invano Adèle Thorens (Verdi/VD).

Ma neppure il Consiglio federale le è venuto in soccorso. Il Governo non si è infatti opposto alle misure presentate. La sola protezione delle greggi non basta, ha dichiarato la ministra dell'ambiente Simonetta Sommaruga. La legislazione in vigore, che consente la regolazione del lupo soltanto in seguito a danni di ampia portata o a un grave pericolo, non è sufficiente, ha aggiunto.

Il progetto mantiene la ripartizione attuale delle competenze tra la Confederazione e i cantoni. Risponde così a una delle principali critiche formulate ne confronti della revisione della legge sulla caccia respinta nel 2020 dal popolo.

Danni dei castori

Il progetto della commissione integra pure la richiesta dei cantoni relativa ai danni causati dai castori. Anche in questo caso la Confederazione dovrà partecipare alle spese. Complessivamente, in seguito ai danni provocati da lupi e castori, i costi preventivati ammonterebbero a 6 milioni di franchi all'anno.

Vista l'accettazione del progetto, i "senatori" hanno ritenuto superflua la mozione del consigliere nazionale Fabio Regazzi (Centro/TI), che chiedeva appunto che i danni causati dalle specie di selvaggina protette come lupi, linci, orsi e castori dovessero essere integralmente assunti dalla Confederazione. L'atto parlamentare era stato approvato dal Nazionale.

Sempre per gli stessi motivi, è stata invece ritirata la mozione di Johanna Gapany (PLR/FR) che chiedeva al Consiglio federale di compensare le spese e le perdite di reddito in caso di transumanza dovuta alla presenza di grandi predatori.

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COMMENTI
 

Yghen 1 anno fa su tio
ci sono circa 120.000 caprini e 450.000 ovini registrati in Svizzera, ed il numero di capi attaccati da grandi predatori è inferiore a 500 unita' all'anno. La popolazione del lupo oscilla tra i 100 e 200 esemplari su tutto il territorio elvetico. E' osceno e vergognoso che si pensi di autorizzare l'abbattimento di esemplari di una specie protetta a così alto rischio di estinzione. Tutti abbiamo a cuore il benessere degli allevatori dell'arco alpino, che hanno un ruolo così prezioso nella conservazione delle nostre tradizioni agro alimentari, sociali e per le essenziali attività che svolgono nella tutela dell'ambiente montano. Ma come è possibile che in un paese cosi civile, prospero ed avanzato come la Svizzera non si riescano ad implementare semplici regole di compensazione economica, che possono tutelare perfettamente il reddito degli allevatori?

Sarà 1 anno fa su tio
Non è il lupo che deve essere protetto ma la specie, quindi dei prelevamenti allo scopo di mantenerne un numero compatibile con le attività sul territorio sono necessari.

danieladanny 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
Cosa cambia nel dire proteggere il lupo o proteggere la specie ? Inoltre è un animale che non si può spostarlo/prelevarlo come se fosse una pedina.... dove è deve rimanere ! nel suo gruppo / nel suo branco .... e qui mi fermo.

Yghen 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
ci sono circa 120.000 caprini e 450.000 ovini registrati in Svizzera, ed il numero di capi attaccati da grandi predatori è inferiore a 500 unita' all'anno. La popolazione del lupo oscilla tra i 100 e 200 esemplari su tutto il territorio elvetico. E' osceno e vergognoso che si pensi di autorizzare l'abbattimento di esemplari di una specie protetta a così alto rischio di estinzione. Tutti abbiamo a cuore il benessere degli allevatori dell'arco alpino, che hanno un ruolo così prezioso nella conservazione delle nostre tradizioni agro alimentari, sociali e per le essenziali attività che svolgono nella tutela dell'ambiente montano. Ma come è possibile che in un paese cosi civile, prospero ed avanzato come la Svizzera non si riescano ad implementare semplici regole di compensazione economica, che possono tutelare perfettamente il reddito degli allevatori?

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
Per intenderci, a quanto ne so, non ci saranno mai stermini di interi branchi ma prelievi di parte dei piccoli per contenere un eccessivo proliferare della specie e questo compito sarà affidato ai guardiacaccia e sorvegliato dalla Confederazione. Senza interventi tra 5 o 6 anni la popolazione potrebbe superare le 1500 unità. Allevare animali per vederseli uccidere dal lupo non è certo stimolante, anche se rimborsati. Senza contare che queste pecore e capre fanno una fine orribile.

Coerente 1 anno fa su tio
Risposta a Yghen
Estinzione una cippa… solo in Val D’Aosta stimati 100/150 lupi, nel genovese rimangono sotto i treni a 5 alla volta e non hanno la più pallida idea di quanto c’è ne siano, idem in Toscana… i tuoi 100/200 lupi l’anno prossimo saranno aumentati di 100 di nuovo, è ora di gestirli, ciò se non avete ancora capito vuol dire sparare con intelligenza e non alla c…o! Non è un compito che dovrà fare il cacciatore o contadino di turno!

Coerente 1 anno fa su tio
Risposta a Yghen
A e direi che visto che sei così forte a trovare soluzioni, vai a compensare tutti i capi morti al signor Frigomosca, a inizio stagione aveva 100 pecore e 2 asini in più di ora…

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a danieladanny
Proteggere la specie significa evitarne l'estinzione, prelevamenti durante la caccia significa mantenerne un numero compatibile con la dimensione del territorio ma evitarne lo sterminio. Una regolazione quantitativa si fa già con tutte le specie selvatiche. Con il cinghiale si è perso il treno...

Coerente 1 anno fa su tio
Risposta a danieladanny
Che serve spiegartelo… hai una testa che gira solo in una maniera, anche spiegandolo nei minimi termini non capiresti comunque!

danieladanny 1 anno fa su tio
È vergognoso! Il lupo è un animale che va protetto!

pontsort 1 anno fa su tio
Risposta a danieladanny
Il lupo non è più in via d‘estinzione ( se mai lo è stato) ora e un animale che va gestito

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a danieladanny
Il lupo è un’animale come tutti gli altri animali, visto che fa stragi di bestiame che serve al sostentamento dell’umanità (carne, latte, formaggi, salumi, allevamento, lana, mantenimento delle Alpi, cura del territorio, mantenimento di posti di lavoro, paesaggio, ecc) , il lupo al contrario distrugge tutto questo, serve anche lui ma forse c’è ne sono troppi quindi va regolamentato come si fa con cervi e cinghiali. Alias, se il lupo rompe va abbattuto, punto.

Rosa 1 anno fa su tio
bene, qualcosa si muove

Rosa 1 anno fa su tio
👍

Cinghiale 1 anno fa su tio
Incredibile! Era ora…

Topino 1 anno fa su tio
Berna esce dal letargo, da non credere!

Minho 1 anno fa su tio
Per Dio? Non credo

Coerente 1 anno fa su tio
Bene per Dio…
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