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CANTONE / SVIZZERA«L'odio in rete va monitorato»

09.05.22 - 18:55
Il Consiglio nazionale ha approvato un postulato della deputata ticinese Greta Gysin sul tema.
Ti-Press
Fonte ats
«L'odio in rete va monitorato»
Il Consiglio nazionale ha approvato un postulato della deputata ticinese Greta Gysin sul tema.
Troppo spesso sui social vengono postati contenuti che violano le condizioni d'uso e che sono potenzialmente rilevanti in materia di diritto penale.

BERNA - Quanto sono diffusi sui social i contenuti potenzialmente rilevanti in materia di diritto penale? A questa domanda attualmente non si può dare una risposta in Svizzera non essendo disponibili le informazioni. Per questo motivo, il Consiglio nazionale ha adottato oggi (106 voti a 77) un postulato della consigliera nazionale Greta Gysin (Verdi/TI) che chiede al governo di chiedere questi dati ai social media.

Troppo spesso sui social - ad esempio Facebook, Instagram, Twitter e Youtube - vengono postati contenuti che violano le condizioni d'uso e che sono potenzialmente rilevanti in materia di diritto penale. Tra questi figurano, ad esempio, le molestie sessuali, l'incitamento all'odio, la pornografia, le notizie false, nonché terrorismo ed estremismo.

La società ignora però la portata reale del problema e se occorra inquietarsi o meno. La deputata ticinese chiede pertanto che il governo si faccia fornire dalle principali piattaforme le cifre sul numero di questi casi.

L'esecutivo - favorevole al postulato - è già attivo sul tema, ha poi spiegato la consigliera federale Simonetta Sommaruga: in novembre il governo aveva pubblicato un rapporto in cui venivano illustrati gli effetti sulla comunicazione pubblica e gli approcci di governance da parte delle piattaforme di comunicazione.

In seguito a ciò, il Consiglio federale aveva incaricato il dipartimento di Sommaruga di elaborare un documento di discussione che analizzi se e come regolamentare le piattaforme di comunicazione. Tale documento affronterà anche le preoccupazioni del postulato di Gysin e sarà pronto entro fine anno, ha indicato la ministra delle comunicazioni, ricordando che anche l'Europa si sta muovendo col cosiddetto "Digital Services Act".

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COMMENTI
 

Mattiatr 1 anno fa su tio
Le violazioni dei termini d'utilizzo e delle condizioni generali sono un problema delle aziende in questione, difatti loro le scrivono e loro le fanno rispettare. Non vedo cosa centri il governo federale in tutto ciò. Sarebbe come chiedere a tutti i baristi svizzeri un censimento su tutti i commenti fuori posto degli ubriachi. Per far cosa poi? Una legge ad ok? Una lista delle parole brutte? Due o tre commenti in una conferenza stampa tanto per far vedere che il tema interessa?¶ Sarebbe più utile riempire il web di pubblicità che promuovono un minimo d'educazione pure online, prima o dopo la gente capirà come funziona il web (tra l'altro l'hanno già fatto con le vaccinazioni, in maniera ridicolmente oscena, perché non replicare, possibilmente decentemente?)

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Hanno paura che certe verità riguardo a scorrettezze e porcherie varie di personaggi importanti, i famosi vip, vengono alla conoscenza di tutti, tutta lì la loro intenzione, da qui il detto che la verità fa male, i vip poi hanno un basso limite di sopportazione del dolore.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a F/A-19
Guarda, la vita dei Vip mi interessa molto poco, come non mi coinvolge quale sia l'allenatore del lugano, che mutande porta l'ala destra o quante macchine ha. Diciamo che il gossip, anche se controverso non attira la mia attenzione. Sono preoccupato dal fatto che l'odio è soggettivo, per esempio quando ai miei soci do del guzz lo faccio con affetto con toni scherzosi, malgrado la parola in sé osservi scarse capacità intellettuali da parte del soggetto. Per esempio Putin di recente sta ricevendo insulti da ogni dove, questo non mi urta affatto visto il personaggio, eppure alla gente non infastidisce malgrado sia un'espressione d'odio. Diciamo che in Svizzera più o meno esiste la libertà d'espressione, per quanto sia stata leggermente limitata negli ultimi anni, quindi è diritto esprimere pure odio. Altra mia preoccupazione è il fatto (perché è fattuale) che a Berna giocano troppo sulle interpretazioni delle leggi e della costituzione, prima col covid e ora con la neutralità. Questa schifosa moda fra i politici è molto pericolosa e pare che con questi interventi sia abusata per fini politici. Sono molto preoccupato dall'andare degli eventi, spero che non si esageri più di quanto già non si stia facendo, però sono pronto a scommettere che il futuro non mi darà ragione.

Heinz 1 anno fa su tio
Lasciate aperti i blog cosi questi poveracci sfogano la loro rabbia e i loro complessi di inferioritá qui e poi si sentono meglio.

vulpus 1 anno fa su tio
Chi tanto vuole la libertà di pensiero, ora (in)consciamente stà proponendo la censura sul pensiero dei cittadini. Sì , ci sono talvolta espressioni sopra le righe, inevitabile, ma fa parte del gioco . Non è sicuramente alle nostre latitudini che si vedono incitamenti alla violenza e all'insulto. Poi ognuno si esprime alla sua maniera. E talvolta questo è anche provocato dalla non trasparenza di chi genera queste notizie. E solo al nostri piccolo vediamo quanto TIO eserciti questa funzione di censura e scemature delle notizie , come pure la rarità delle notizie sulle quali apre il blog.

Ascot 1 anno fa su tio
Si, ma anche no. Abbiamo la libertà di espressione, in Svizzera… Una critica, anche se dura, non significa che sia per forza odio… Non si può cavalcare la rete solo quando fa comodo…

marco17 1 anno fa su tio
Risposta a Ascot
Non equivochiamo: non stiamo parlando di critiche bensì di molestie sessuali, insulti, incitamenti all'odio, propaganda terroristica. Gli insulti e le minacce non sono una forma di critica ma soltanto la vigliaccheria di chi non ha argomenti.

marco17 1 anno fa su tio
Giusto sanzionare i frustrati invasati che insultano in rete, che rilevano della psichiatria più che del codice penale. Ma il modo migliore di evitare tutto questo rimane quello di rinunciare al chiacchiericcio inutile e demenziale su twitter, facebook, instagram, ecc. Elementare Watson.

Aldina Fum 1 anno fa su tio
Risposta a marco17
Esatto! Anche perché questi canali vivono dell'incitamento all'odio... L'estate scorsa quasi non ha fatto notizia la testimonianza di una ex-collaboratrice...😔

Sara788 1 anno fa su tio
il famoso pensiero unico tanto amato dai comunisti!
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