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CANTONEFemminicidi e stalking: «Si fa tutto il possibile per eliminarli?»

29.10.21 - 20:17
Un'interpellanza di Più Donne chiede al Governo ticinese una riflessione in vista del prossimo 25 novembre.
Depositphotos (archivio)
Femminicidi e stalking: «Si fa tutto il possibile per eliminarli?»
Un'interpellanza di Più Donne chiede al Governo ticinese una riflessione in vista del prossimo 25 novembre.
La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne «non deve fermarsi a una mera commemorazione per sensibilizzare l’opinione pubblica» ma «tradursi in azioni».

BELLINZONA - Il pugno serrato nella foto ne dà un'immagine forse stereotipata. La violenza non passa necessariamente attraverso il solo pugno. Anche chi quel pugno lo ignora, di fatto, commette un atto di violenza verso chi quel pugno lo ha ricevuto. Può essere incorniciato così il senso dell'interpellanza presentata al Consiglio di Stato, sulla grave questione della violenza contro le donne (nelle sue molteplici forme), dalle deputate di Più Donne Tamara Merlo e Maura Mossi Nembrini.

Si parla di femminicidi, di stalking, ma non solo. «Talvolta la violenza contro le donne viene fatta rientrare sotto altre etichette, come ad esempio la violenza domestica: ma per quanto la definizione di violenza domestica sia ampia, essa non include tutte le forme di violenza contro le donne; inoltre, la violenza domestica colpisce anche gli uomini, anche se statisticamente in misura molto minore, e i bambini», scrivono le deputate, invitando il Governo ticinese a una riflessione in vista del 25 novembre, la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Quella giornata, proseguono, «non deve fermarsi a una mera commemorazione per sensibilizzare l’opinione pubblica» ma «deve tradursi in azioni volte a eliminare la violenza contro le donne, nei suoi vari e molteplici aspetti. E qui la palla passa alla politica e al Governo in particolare», a cui viene chiesto se ha previsto azioni ad hoc per il 25 novembre e se l’eliminazione della violenza contro le donne sia o meno una priorità. «Uno degli aspetti della violenza, sottolineano Merlo e Mossi Nembrini - consiste anche nella cancellazione, negazione o sottovalutazione del problema della violenza contro le donne, in particolare da parte di chi sarebbe chiamato a debellarla».

Le domande dell'interpellanza

1. Il Consiglio di Stato è cosciente del fatto che la Giornata del 25 novembre riguarda l’eliminazione della violenza contro le donne?

2. Quali azioni ha previsto per tale occasione?

3. Il Consiglio di Stato reputa che l’eliminazione della violenza contro le donne sia una priorità?

4a. Come mai sulla pagina internet del Dipartimento delle istituzioni si trovano “In primo piano” (colonna di destra) tutta una serie di meritevoli azioni – citiamo: “Coronavirus”, “Acque sicure”, “Cyber sicuro”, “Montagne sicure”, “Strade sicure”, “Radicalizzazione” – ma manca del tutto quella per combattere la violenza contro le donne?
4b. E addirittura manca quella relativa alla violenza domestica, che pure appare nel menù centrale (anche se come ultima voce…): come si giustifica?

5. Il Consiglio di Stato è cosciente del fatto che la violenza domestica è solo uno degli ambiti in cui si manifesta la violenza contro le donne?

6. Il Consiglio di Stato condivide l’affermazione che parlare apertamente di violenza contro le donne, anziché limitarsi a trattare uno solo dei suoi ambiti, cioè la (pur grave e diffusa) violenza domestica, potrebbe dare un segnale molto più forte e incisivo, quanto alla volontà politica di eliminarla dalla nostra società?

7. In relazione a quanto detto da Andrea Cucchiaro (Capo Reparto interventi speciali) nel servizio del Quotidiano (RSI) del 25 ottobre 2021 intitolato “Aggrappata alla vita” – servizio che parte dalle parole della giovane cui ha sparato l’ex compagno, a Solduno – chiediamo: quanto spesso la Polizia è in contatto con le singole vittime? Altrettanto come con gli autori? Vi è una sezione dedicata? E sente le vittime in modo proattivo o solo se sono quest’ultime a chiamare per segnalare nuove minacce, violazioni di ordini restrittivi, ecc.?

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