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LUGANO«Non mando mio figlio a scuola senza la mascherina»

20.10.20 - 08:30
Covid alle medie. Silvana Pagani è una mamma di Barbengo che si fa portavoce di un appello al DECS.
Ti-Press (archivio)
«Non mando mio figlio a scuola senza la mascherina»
Covid alle medie. Silvana Pagani è una mamma di Barbengo che si fa portavoce di un appello al DECS.
«Vogliamo l'obbligo generalizzato – sostiene –. Non ci sentiamo al sicuro. E se i nostri ragazzi ci portano il virus a casa, siamo nei guai».

LUGANO - Chiamatelo pure panico. Ma di fatto sta generando non pochi grattacapi in vari ambiti. Non da ultimo quello della scuola. Alle medie di Barbengo, dove una classe è in quarantena, il ritorno del Covid-19 suscita reazioni forti tra i genitori. Silvana Pagani è una mamma che si fa portavoce di un malumore diffuso. «Non ha senso che i nostri figli vadano in classe senza la mascherina. Già non tengono le distanze, perché è impossibile imbrigliare degli adolescenti. Almeno si provi a proteggerli in altro modo». 

La rivolta si espande – Giusta o sbagliata che sia, la mini rivolta rischia di crescere in maniera importante nei prossimi giorni. Allargandosi anche ad altre località. Non va dimenticato che anche alle medie di Minusio e di Giubiasco ci sono classi in quarantena. Idem a Cadenazzo, dove in tutto l'istituto la mascherina da qualche giorno è obbligatoria (e si tratta di una "prima" ticinese). «Questa misura va estesa ovunque – riprende Pagani –. Siamo pronti a farci sentire presso il Cantone. Scriveremo tutti al Dipartimento dell'educazione (DECS) affinché introducano presto questa misura anche per la scuola media. La misura è già in atto in altri settori, perché non applicarla anche alle medie? Non va perso altro tempo».

I problemi "lavorativi" – Secondo la mamma di Barbengo, la mascherina "imposta" ai ragazzi diventerebbe anche una protezione per la famiglia. «Io sono una lavoratrice indipendente. Se mi ammalo, mi tocca chiudere baracca per una decina di giorni. Come faccio? Altri si trovano in situazioni analoghe. Altri ancora vivono con parenti a rischio. Le cose non possono più essere fatte a metà. Mio figlio non sta andando a scuola. Lo dico senza alcuna vergogna e nella piena consapevolezza. Abbiamo preso questa decisione e l'abbiamo comunicata alla direzione, che è stata piuttosto comprensiva. A cosa serve che la mascherina la indossi solo mio figlio? Gli altri possono contagiarlo e lui, in questo modo, può portare il virus a casa».

La mozione – Di recente i granconsiglieri Matteo Pronzini, Angelica Lepori e Simona Arigoni (Mps) hanno inoltrato una mozione al Governo che chiede proprio l'obbligo della mascherina anche nella scuola media. «Come mai un ragazzo o una ragazza di prima liceo deve portare la mascherina, anche se c’è il distanziamento, mentre in quarta media non si è tenuti a farlo?», si chiedono i tre parlamentari. Insomma, la pressione attorno al DECS sta salendo. Da Bellinzona arrivano segnali che vanno verso un possibile obbligo esteso a tutte le sedi di scuola media. Siamo vicini a una nuova svolta? 

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