Cerca e trova immobili

CANTONEAvanza la riforma dei rapporti fra Cantone e Comuni

10.09.20 - 10:24
Entro il mese di aprile 2021 il Consiglio di Stato riceverà il progetto definitivo
TiPress
Il capo Sezione Enti Locali Marzio Della Santa durante il Simposio Cantone-Comuni a Lugano (febbraio 2020)
Il capo Sezione Enti Locali Marzio Della Santa durante il Simposio Cantone-Comuni a Lugano (febbraio 2020)
Avanza la riforma dei rapporti fra Cantone e Comuni
Entro il mese di aprile 2021 il Consiglio di Stato riceverà il progetto definitivo

BELLINZONA - Il progetto di riforma che sarà approfondito nelle prossime settimane prevede di affidare al Cantone i compiti relativi alla Comunità tariffale, alla Centrale di allarme del servizio autoambulanza, alla promozione delle famiglie, alla protezione dei minori, all’assistenza sociale e alle assicurazioni sociali. Il finanziamento delle prestazioni complementari AVS/AI dovrebbero invece diventare di competenza dei Comuni, insieme al settore degli anziani e alle scuole comunali. Per contro, il trasporto regionale sarà gestito da entrambi i livelli istituzionali.

Il progetto di riforma istituzionale «Ticino 2020» entra nella seconda fase: nelle prossime settimane i rappresentanti del Cantone e dei Comuni ticinesi parteciperanno a una serie di seminari per analizzare le proposte di ripartizione di compiti e i nuovi flussi finanziari. Entro il mese di aprile 2021 il Consiglio di Stato riceverà il progetto definitivo, che sarà poi sottoposto al voto del Gran Consiglio nell’autunno successivo.

Nel febbraio scorso, il Comitato strategico del progetto «Ticino 2020» aveva dato avvio alla seconda parte dei lavori in vista della riforma dei rapporti istituzionali fra Cantone e Comuni. Martedì 1 settembre si è così svolto il primo di un ciclo di incontri che avranno la finalità di verificare la fattibilità della proposta di ripartizione dei compiti e dei flussi tra Cantone e Comuni. L’obiettivo, come noto, è di consegnare al Consiglio di Stato il progetto definitivo entro il mese di aprile 2021, così che sia possibile – dopo un’ultima fase di consultazione – sottoporre la riforma al voto del Gran Consiglio nell’autunno del prossimo anno.

«L’ipotesi di ripartizione dei compiti e dei flussi è stata elaborata dalla Direzione del progetto «Ticino 2020» (Marzio Della Santa e Michele Passardi) tenendo conto delle proposte formulate dai gruppi di lavoro, della consultazione svolta lo scorso anno e delle richieste dal Consiglio di Stato», comunica il Dipartimento delle Istituzioni (DI). «Il progetto rispetta inoltre il principio fondamentale della neutralità finanziaria, per il Cantone e per i Comuni».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE