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Allungare l'aeroporto? «L'ambientalismo è superato»

LOCARNOAllungare l'aeroporto? «L'ambientalismo è superato»

18.06.20 - 13:41
Tre deputati del Plr chiedono al governo di agevolare il progetto per ampliare lo scalo di Magadino
tipress
Allungare l'aeroporto? «L'ambientalismo è superato»
Tre deputati del Plr chiedono al governo di agevolare il progetto per ampliare lo scalo di Magadino

LOCARNO - L'aeroporto di Locarno è troppo corto. Ne è convinta la Associazione locarnese e bellinzonese per l'aeroporto cantonale (Alba), che da tempo sostiene il progetto di un "mini-allungamento" per ampliare la capacità dello scalo. 

Il progetto è già passato al vaglio dei comuni: una decina - in primis Locarno e Bellinzona - hanno dato il loro pieno appoggio. Ora la palla passa al Consiglio di Stato. In una interpellanza presentata oggi i deputati del PLR Roberta Passardi, Claudio Franscella e Fabio Käppeli pongono una serie di domande al governo.

A preoccupare l'associazione è l'opposizione ambientalista: il timore - si legge nell'interpellanza - è che prevalga il principio di tutela della avifauna migratrice delle Bolle di Magadino, che negli ultimi decenni ha portato il Cantone a limitare lo scalo locarnese a favore di quello di Lugano. L'allungamento «non cambierà nulla nella tipologia di utenza» dell'aeroporto, assicurano i tre deputati. «Il governo non crede che il dibattito sulla sensibilità ambientale sia un esercizio superato?». 

Il Consiglio di Stato risponderà alle domande nella seduta di lunedì. 

Le domande al governo: 

1. Nella procedura federale di approvazione del progetto di mini-allungamento l’ufficio cantonale delle domande di costruzione è chiamato a presentare l’avviso cantonale. Il progetto, elaborato nel corso di più di 20 anni, è stato finalmente pubblicato a fine 2019: a che stadio di procedura si trova?

2. In questa fase intermedia di procedura è previsto un primo avviso cantonale. Per non bloccare ulteriormente la realizzazione dell’aggiornamento dell’infrastruttura operativa, non si rischia di valutare solo gli aspetti naturalistici (legittimi, ma che vanno contestualizzati) e soprattutto già superati dai molteplici approfondimenti scientifici ampiamente illustrati nella documentazione di progetto pubblicato a fine 2019, dimenticando il quadro generale che ha compiutamente definito la fattibilità del progetto?

3. La direzione civile dell’aeroporto cantonale verrà coinvolta nella preparazione dell’avviso cantonale? Di seguito, i consulenti ambientali del progetto avranno modo anche loro di formulare delle considerazioni e di esprimersi sulle nuove indicazioni dei servizi ambientali?

4. Non crede il Consiglio di Stato che tutto questo dibattere sulla sensibilità ambientale del Cantone su un progetto cantonale (mini-allungamento che nulla cambia nella tipologia d’utenza) riguardante l’unico aeroporto cantonale sia un esercizio superato?

5. Ora si deve solo decidere se l’aeroporto di Locarno debba restare nella sua attuale valenza di terzo aeroporto nazionale della categoria (invidiatoci dagli ambienti aeronautici d’oltralpe) o essere declassato campo di volo per la sola aviazione leggera?

6. Nell’eventualità che l’ufficio delle domande di costruzione emetta un primo preavviso non favorevole alla realizzazione del mini-allungamento, limitandosi al solo aspetto naturalistico (ipotesi difficilmente comprensibile), è d’accordo il Consiglio di Stato di lasciare ampio margine di manovra al DATEC di approvare il progetto?

7. Sicuramente a quel punto si innescherà la tesi della non valenza generale dell’aeroporto e si chiederà la totale chiusura, con l’abbandono da parte dei militari che andranno oltralpe e perderemo altri duecento posti di lavoro qualificati, dell’aeroporto cantonale. È comprensibile che i singoli servizi dell’amministrazione e la Fondazione Bolle pongano grande attenzione agli aspetti di loro competenza. Qui si arrischia di andare ben oltre al grado definito dal Consiglio federale e dall’Autorità cantonale e la politica deve reagire. A questo punto il Consiglio di Stato è d’accordo di informare il DATEC che il primo avviso tecnico cantonale, se effettivamente fosse stato formulato in dispregio del lavoro politico che ha portato a presentare il progetto più limitato (mini-allungamento verso Bellinzona della pista esistente e da poco ammodernata senza nessuna opposizione) per salvaguardare l’avifauna delle Bolle di Magadino, è solo una segnalazione di attenzione ad solo aspetto naturalistico e si conferma la necessità di finalmente realizzare il miniallungamento?

 

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