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CANTONEScuole a settembre: «Come riapriranno?»

11.06.20 - 10:06
Lo chiede un'interpellanza dell'MPS, che critica la gestione del DECS durante la fase acuta dell'emergenza
Tipress (archivio)
Scuole a settembre: «Come riapriranno?»
Lo chiede un'interpellanza dell'MPS, che critica la gestione del DECS durante la fase acuta dell'emergenza

BELLINZONA - Il Movimento per il Socialismo (MPS) critica le modalità di gestione della scuola durante la fase acuta della pandemia da parte del DECS, che - si legge in un'interpellanza - ha «peccato di verticismo e di una certa “urgenza del fare” senza fermarsi un momento a riflettere» e «senza coinvolgere in modo adeguato chi poi doveva mettere in pratica queste decisioni».

Rivolgendosi al Consiglio di Stato, i deputati Angelica Lepori, Simona Arigoni e Matteo Pronzini ripercorrono le diverse decisioni prese dal Dipartimento di Bertoli durante l'emergenza e chiedono di fare chiarezza sulle modalità di riapertura per l'inizio del nuovo anno scolastico a settembre. «La scuola ibrida è partita e fra poco chiuderà i battenti per le vacanze estive. In tutto questo tempo nulla o quasi è stato fatto per riflettere sulle modalità di riapertura a settembre» scrive l'MPS ricordando le tre ipotesi sul tavolo: scuola a distanza, scuola in presenza o scuola ibrida.

«Tutto e il contrario di tutto», commentano i tre deputati che chiedono all'Esecutivo cantonale un bilancio sulla gestione della scuola durante l'emergenza, nonché di indicare come stanno avvenendo le discussioni in merito alla riapertura delle scuole dell'obbligo dopo l'estate e se esiste un «piano d'emergenza» in caso di una seconda ondata autunnale del virus.

«Se si dovesse andare verso una riapertura mista sulla base di quali considerazioni si decideranno quali materie o attività fare in presenza e quali a distanza?», chiede inoltre l'MPS, che vuole chiarezza anche in merito all'organizzazione dei servizi di mensa, trasporto e doposcuola.

Le domande dell'interpellanza

    1. Che bilancio si è fatto della gestione della scuola in questi mesi di emergenza sanitaria?
    2. In che modo sta avvenendo la discussione in merito alla riapertura delle scuole dell’obbligo a settembre? Chi è coinvolto nella discussione? Con quali reali possibilità di influire sugli scenari prospettati dal Dipartimento? Con quali tempi e modalità?
    3. Quando verranno comunicate le varie ipotesi sulle modalità di riapertura delle scuole dell’obbligo?
    4. Se si dovesse andare verso una riapertura mista (scuola in presenza e scuola a distanza) sulla base di quali considerazioni si decideranno quali materie o attività fare in presenza e quali a distanza? come si pensa di organizzare l’accudimento dei bambini e dei ragazzi nei giorni in cui non saranno a scuola? E come verranno organizzati i servizi di mensa, trasporti e doposcuola?
    5. Come si è previsto di organizzare il rientro dal punto di vista dei piani di studio e dei programmi?
    6. Esiste un piano di emergenza qualora in autunno dovessimo essere confrontati con una seconda ondata del virus che potrebbe comportare una chiusura totale delle scuole? Con chi è stato concordato?
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COMMENTI
 

don lurio 3 anni fa su tio
In merito alle interpellanze che tuttora sono dei pregiudizi politici di MPS , prive di senso . In merito all'interpellanza no. 6 facile da capire si chiude tutto capito. Domanda a MPS . Chi di voi é laureato maestro, professore, psicologo ,psichiatra o titolo accademico per eventualmente dare e proporre la vostra interpellanza aiutando il DECS a risolvere il problema della scuola.

Tzozjlred 3 anni fa su tio
Penso sia lecito porre delle domande su un tema importante come la scuola. Abbiamo il diritto di capire. Chi zittisce e fa terra bruciata a deputati che stanno facendo il loro dovere, se ne faccia una ragione. La nostra democrazia consente a chi e stato eletto, di poter fare interpellanze per far capire meglio a tutti, cosa stanno decidendo i nostri politici in merito al tema delle scuole ticinesi.

pardo54 3 anni fa su tio
Sti tre rappresentano il peggio del peggio: basta sparare a vanvera e ogni tanto beccano qualche cosa. Un’interpellanza del tutto inutile: ma il telefonino questi lo usano solo per le previsioni del tempo? Ma quale scuola a distanza! I bambini della SI è della SE hanno bisogno della scuola in presenza del docente. Ma prima di sparare cacchiate, si potrebbe pretendere un minimo di approfondimento?

lollo68 3 anni fa su tio
A Basilea hanno già ripreso le scuole normalmente (scuola media) con tutti gli allievi. La differenza è che tra allievi e insegnanti ci sono due metri di distanza. Gli allievi hanno il loro compagno di banco come prima: non mi sembra che siano aumentati i casi di contagi. A settembre si deve riaprire normalmente! Vi sembra normale che in 3 mesi mia figlia sia andata a scuola solo per fare due test e per presenziare 3 ore (liceo) e che rischi la bocciatura perché la scuola non ha ripreso malgrado la decisione di riaprire del Consiglio Federale? Il DECS dovrebbe pagare i genitori che hanno seguito uno o più figli nello studio!

marco17 3 anni fa su tio
Risposta a lollo68
Facile dare la colpa al DECS per la chiusura prolungata: il DECS non voleva nemmeno chiuderle le scuole! Se non si sono riprese normalmente le lezioni è soltanto per il clima di isteria collettiva che regnava in Ticino, con genitori convinti che i loro figli sarebbero stati contaminati a centinaia nelle scuole. La realtà ha provato che non c'è stato nemmeno un contagio tra allievi!

Bacche80 3 anni fa su tio
Il DECS sta già facendo un bilancio ma l’mps non lo sa. Sarebbe bastato chiederlo a un genitore per sapere che circola un sondaggio Per valutare la scuola a distanza. Inoltre solo da pochi giorni sono arrivate le decisioni per l’organizzazione delle colonie estive che iniziano il 22 giugno... pensare di avere dei piani già decisi per le scuole a settembre è una richiesta ridicola. Queste persone sono sconnesse dalla realtà. Che poi L’mps non era mica convinto ci sarebbero stati focolai e contagi nelle scuole?!? Si è visto cosa è successo: hanno fatto polemiche per nulla

seo56 3 anni fa su tio
Con la chiave!!!

Telma 3 anni fa su tio
Ma quando questi 3 faranno delle proposte concrete e fattibili invece che continuare a sparare su tutto e su tutti? E poi, hanno riflettuto almeno una volta sui costi che generano con le loro interpellanze spesso zeppe di innumerevoli domande? Come dovrebbe fare il Decs a fare chiarezza su cosa capiterà a settembre se mancano delle certezze e dei punti fermi? Fino a ieri uno dei problemi importanti del Covid erano gli asintomatici che infettavano gli altri. Da ieri l'Oms informa che tipicamente gli asintomatici non sono infettivi. Stessa cosa con gli adolescenti che una volta vengono dichiarati infettivi e un'altra volta non infettivi. Mancano pure i risultate sulle esperienze dell'insegnamento a distanza. Lasciate lavorare il Decs che farà si degli errori ma che almeno in parte sono indotti dall'incertezza della situazione. Ribadisco: il movimento per il socialismo dovrebbe cambiare atteggiamento e diventare propositivo. Ma per essere propositivi ci vuole l'intelligenza. Intelligenza che non serve per essere critici e distruttivi.

marco17 3 anni fa su tio
Questi hanno proprio tempo da perdere: la scuola riaprirà normalmente, si spera, in Ticino come nel resto della Svizzera. C'è gente che mastica amaro perché contrariamente alle loro previsioni catastrofiche, la riapertura delle scuole è avvenuta senza problemi. Bertoli è quello che è, ma la decisione di riaprire le scuole è stata saggia e opportuna e tutto ha funzionato bene. La cosa sembra non piacere ai tre deputati che in fatto di interpellanze sono peggio dei peggiori leghisti.
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