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CANTONE/BERNALimitare l’accesso alle sole figure professionali indispensabili

09.03.20 - 12:05
La richiesta arriva dall’UDC che oggi presenterà a Berna due mozioni
Tipress
Limitare l’accesso alle sole figure professionali indispensabili
La richiesta arriva dall’UDC che oggi presenterà a Berna due mozioni

LUGANO/BERNA - Dopo la Lega dei ticinesi, anche l’UDC oggi prende posizione sulla questione dei frontalieri che da oggi possono venire a lavorare in Ticino, nonostante arrivino da una zona definita rossa per il contagio del coronavirus. «Se vogliamo proteggerci ed evitare un rapido quanto pericoloso contagio della popolazione dobbiamo necessariamente limitare l’accesso nel nostro Cantone alle sole figure professionali indispensabili, ad esempio quelle legate al settore sociosanitario» .

L’UDC si spinge oltre e chiede che i frontalieri  dovrebbero rimanere nel nostro Cantone in maniera tale da non divenire vettori di trasmissione tra il nostro territorio e le zone italiane in emergenza sanitaria.

Il partito politico di destra inoltrerà su questi aspetti proprio oggi una mozione a Berna. Non solo. Il Consigliere nazionale Piero Marchesi presenterà una serie di domande al Consiglio federale. A partire dalla volontà politica di limitare l’accesso nel Canton Ticino, al controllo di chi già oggi non può entrare dai confini, all’utilizzo di infrastrutture e personale sanitario militare in caso d’emergenza, alla possibilità di precettare da parte del Governo italiano professionisti attivi nel settore sociosanitario ticinese, si tratta tutti di quesiti che meritano un rapido chiarimento. Non dimentichiamo infine le gravi ripercussioni economiche che il Coronavirus comporterà sull’economia svizzera e ticinese. 

Tra le richieste che avanzerà L’UDC ci sarà anche quella di verificare la possibilità di amnistiare l’IVA, che è la prima fonte di introiti della Confederazione, per i settori economici in sofferenza. 

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