Obbiettivo: armonizzare gli interventi che riguardano l'utilizzo e lo smaltimento
BELLINZONA - Coordinare e armonizzare ogni intervento riguardante la protezione delle acque, il suo utilizzo e la protezione dai pericoli che essa può generare. È questo l'obiettivo della nuova Legge sulla gestione delle acque, il cui messaggio è stato licenziato oggi dal Consiglio di Stato.
Le norme che disciplinano l’utilizzo e lo smaltimento delle acque sono attualmente distribuite in una moltitudine di Leggi adottate sull’arco di oltre mezzo secolo. Il quadro giuridico che ne risulta, desueto e frammentato, ostacola il coordinamento delle attività legate alla gestione delle acque e rende sempre più difficile l’attuazione di un’efficace politica in materia.
Con la nuova Legge, il Governo intende anzitutto attuare un importante riordino e una semplificazione normativa. Dagli oltre 500 articoli previsti in otto diverse Leggi cantonali si passa a una sola Legge composta da un centinaio di articoli.
L’operazione permette inoltre di recepire e concretizzare a livello cantonale il cosiddetto principio della gestione integrata, che impone il più ampio coordinamento degli obiettivi e delle attività concernenti l’acqua, nel rispetto del territorio in cui si trova e del suo ciclo naturale.
La nuova normativa consente infine di aggiornare la terminologia, correggere alcune regole di difficile applicazione e adattare gli strumenti di gestione delle acque alle attuali esigenze dei vari soggetti responsabili.
Le principali novità sono: