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CANTONE«Davvero l'influencer è una professione?»

29.01.20 - 07:57
Il PC critica l'evento "Professione influencer" organizzato alla Città dei mestieri e chiede al Governo: «È previsto un evento "diventare rockstar"?»
Ti Press
La città dei mestieri e i due deputati del PC
La città dei mestieri e i due deputati del PC
«Davvero l'influencer è una professione?»
Il PC critica l'evento "Professione influencer" organizzato alla Città dei mestieri e chiede al Governo: «È previsto un evento "diventare rockstar"?»

BELLINZONA - Per sua stessa ammissione, il Partito Comunista riponeva nella neonata Città dei mestieri di Bellinzona alcune speranze. Oggi però, dopo aver preso conoscenza della serata in programma venerdì dal titolo "Professione influencer", guarda con perplessità al progetto e si chiede «con preoccupazione» quali saranno i prossimi eventi.

Non solo, tramite un'interpellanza, il PC sottopone al Consiglio di Stato una serie di domande. Ad esempio viene chiesto se dare una legittimità alla professione di influencer non sia inopportuno «in quanto si illudono giovani che cercano uno sbocco professionale solido con proposte fumose».

E ancora, «non ritiene il Governo che questo evento promuova e legittimi una realtà che non solo si basa sul precariato, ma anzi dà adito fra i giovani a una nefasta cultura dei “soldi facili” oltre che favorire una visione improduttiva all’economia del nostro Cantone?», chiedono i deputati Lea Ferrari e Massimiliano Ay. Secondo cui in questo modo si rischia di svalutare le altre «vere» professioni presenti alla Città dei mestieri.

I due granconsiglieri concludono infine la loro interpellanza con una domanda da sapore provocatorio: È prevista l’organizzazione dell’evento “diventare rockstar”?

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COMMENTI
 

pulp 4 anni fa su tio
Ci sono lavori che presuppongono un impegno fisico, altri un impegno intellettuale, altri ancora sono resi possibili da determinate qualità fisiche ecc. ecc. Lavoro per definizione é comunque l'applicazione di un energia (umana, meccanica, animale) per il conseguimento di un fine (salario, campo arato, auto assemblata). Detta così quindi anche l'influencer é una professione a tutti gli effetti. Può piacere o non piacere e si può certamente fare filosofia sul fatto che molto probabilmente non tutti possono ambire a diventare "influencer" (ndr la Ferragni di turno, dubito potesse fare quello che ha fatto se fosse stata bruttina ma anche diventare Cristiano Ronaldo o Federer non é esattamente per tutti…). Tornando all'articolo, posso quindi solo denotare come il partito comunista sostanzialmente vorrebbe tutti a lavorare in fabbrica e pensano soprattutto che tutti i genitori sono lobotomizzati e non sanno spiegare ai loro figli quali possono essere le vie da seguire.

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a pulp
Anzi spesso seguire le vie classiche non è nemmeno la scelta migliore. Come sotto ho scritto, anche se ti piace cucire, forse fare il sarto di professione non è una buona idea. I lavoratori nelle fabbriche sono sempre meno, oggi per fare un lavoro che 50 anni fa (o anche meno) necessitava 100 persone si fa in due o tre. Guardate la fabbrica di Tesla, su Youtube c'è un documentario, il livello di tecnologia è impressionante. Ne consegue che nel presente non hai moltissime scelte, o fai studi universitari nella speranza di non venire subito sostituito dall'AI, o di rischiare di essere già obsoleto dopo la laurea (guardate come si evolvono il marketing e le pubblicità su internet). Oppure se non hai conoscenze specifiche, ma passioni o altro provi ad improvvisarti, ma attenzione, non per tutti funziona. Quindi se va male buona fortuna a sollevare quella gru in fabbrica, e ci vediamo in disoccupazione entro 5 anni quando saremo sostituiti. Diciamo che il Ticino con tutti i frontalieri sarebbe un'ottimo caso studio di come i robot sostituirebbero le persone nei lavori :-)

4cerchi 4 anni fa su tio
Il circo. Faccio to toc sulla testa dei deputati comunisti e di sinistra ma suona di vuoto. La logica sta solo che chi si inventa un mestiere, non è tracciabile per tassarlo. Visto che siamo in un paese libero e democratico propongo a essi di partire per località dove vige il vero comunismo. Facile farlo qua. Voi siete capaci di rubare la caramella ai bambini. I vostri inni musicali fanno cadere le palotas. Ma non capisco ancora perché hanno possibilità di farsi vedere alla tele e nei vari giornali. Se tra 1000 persone ce n'è uno lo riconosci subito.,perché sono bruttini sia di faccia sia di corpo e un po trasandato con capelli spettinati, bianchi in faccia. Andate a chieder ai preti se è giusto che son pagati per legger il vangelo. Il comunismo è al minimo storico e la sinistra rappresentata in pompa magna nella cultura e sport... Mai visto il signor be.... Oli a praticare sport. Il circo cartellonistica

marco17 4 anni fa su tio
Risposta a 4cerchi
La tua confusione mentale e la tua ignoranza la si riconosce subito alle baggianate che scrivi.

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a marco17
Disse quello che non riconosce come tale il lavoro altrui e lo disprezza. Sai cosa ha fatto mio padre per insegnarmi il rispetto verso il lavoro di tutti e verso ogni classe? Mi ha portato quando avevo 10 anni in cantiere tutte le estati come manovale, 1 franco all'ora, non mi faceva nemmeno murare niente. Così da allora non mi sono più fatto dare alcun centesimo, e me la sono sempre cavata. Ti consiglio di fare lo stesso, forse impari che se quei rincoglioniti che stanno trasmettendo programmi di gossip in tele stanno lavorando, lo sta facendo pure uno che vende al proprio pubblico le pubblicità.

Mattiatr 4 anni fa su tio
Complimenti al Partito Comunista per essere arretrato e per non aver coscienza dei lavori del 21 secolo. Per fortuna che la sinistra dovrebbe essere progressista. Ma stiamo scherzando?

Dicociochepenso 4 anni fa su tio
Salve gente ,è la prima volta che esprimo il mio pensiero ?? ma seguo i vostri commenti, volevo dire la mia ... ben venga tutta la tecnologia di cui oggi ne usufruisce la grande maggioranza di noi ma come si può dire ai propri figli che studiando possono avere un futuro migliore quando i messaggi che arrivano dell’informazione,cioè i midia scrivono che influencer è un mestiere,e che tra gli adolescenti di questi anni usano i social come fosse il pane che li nutre e li istruisce ?e fate bene ad essere contrariati anch’io lo sono e molto ??xche mi chiedo ma i politici invece di cercare di portare il livello totale di crescita lavoro ( serio ) aziende che danno impiego attività commerciali al passo con le esigenze dei consumatori ecc ecc ci prendono per fondelli ? Il nostro futuro sono i giovani che dovrebbe amare il paese in cui vivono e ambire a farlo crescere ......ma sembra che mi accorgo solo io che le generazioni di giovani non hanno assolutamente voglia di fare nulla o quasi che angoscia vedere scritto che l’influencer è un lavoro che scena de’ pietà ??

ni_na 4 anni fa su tio
Ma con tutti i problemi del mondo del lavoro oggi pare il caso di chiamare "professione" quella dell'infleuncer? Spingendo i giovani a puntare a diventarlo? Che si parli di comunicazione sui social, di strategie multimediale, bene, ma che si arrivi a questo punto... mi fa dedurre che siamo davvero alla frutta. Possibile che solo il PC si indigni per queste cose?

seo56 4 anni fa su tio
Per i lazzaroni!

volabas 4 anni fa su tio
L'influencer prolifica dove i cretiner abbondano

Mattiatr 4 anni fa su tio
L'influencer, come viene chiamato, è un produttore di contenuti multimediali alla quale viene associata una pubblicità. Ergo sono astrattamente dei venditori. Questa pratica viene svolta pure dalle televisioni, che producono dei programmi, pure quelli non sempre di prima qualità, alla quale associano delle pubblicità e delle sponsorizzazioni, cioè le presentazioni do prodotti o servizi. L'unica differenza è la professionalità di produzione, lo staff impiegato e i canali di divulgazione. Quindi l'influencer è un presentatore e spesso anche tutto lo staff di montaggio, masterizzazione video e analisi marketing. Diciamo che tutto quello che viene pagato è una professione.

Bayron 4 anni fa su tio
Ignoranti chi li segue. Ormai basta una Gretina o una sardina per muovere alcune centinaia di pecoroni

Hardy 4 anni fa su tio
Bah...sarà, ma a me sembra che questi eventi siano una vendita di fumo. A me sembra che gli influencer che davvero ci vivono siano davvero pochi sul totale di gente che cerca di intraprendere questa "attività". Sarà pure il nuovo marketing ma nello stesso tempo si dà un'immagine sbagliata del lavoro ai giovani, convincendoli che si arriva al successo e agli obbiettivi con poco sforzo. Accetto senza problemi che mondo e società stanno cambiando, ma su certi aspetti rimango ancorato "al passato" (pur avendo solo 35 anni) e ritengo che certe cose bisogni guadagnarsele con lavoro e sacrificio. E francamente diffido da tutto questo esercito di influencer, youtuber e socialite che sta ora spopolando.

GI 4 anni fa su tio
E' al pari di un segretario di partito....

marco17 4 anni fa su tio
Allora anche ciarlatano e venditore di fumo dovrebbero essere professioni. L'ente pubblico dovrebbe caso mai insegnare ai più vulnerabili come difendersi da influencer e ciarlatani vari.

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a marco17
La televisione non è altro che uno youtuber con uno staff di centinaia di persone, contributi statali e che trasmette su canali antiquati.

marco17 4 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Suppongo che per te i libri sono "canali antiquati" e quindi meglio non leggerli e vivere nell'ignoranza di cui approfittano influencer e altri imbonitori di massa.

Pongo 4 anni fa su tio
influencer non è solo Chiara Ferragni che di fatto è lo status quo della gente "normale" e "basica" senza grossi interessi, passioni o cultura.. anche un grande sportivo o un artista possono essere influencer perché tramite i social influenzano gli altri nella propria disciplina o determinano le nuove mode, i nuovi trend, ecc... influencer è una parola nuova ma alla fine David Bowie e Kanye West ad esempio sono due grandissimi influencer

Tarok 4 anni fa su tio
da che pulpito: il COMINTERN è stato il più grande influencer della storia

sedelin 4 anni fa su tio
ben detto e ben fatto. un mestiere si impara andando a scuola e facendo un apprendistato a differenza dell'influencer che mette il proprio ego al disopra di tutto e tutti senza nessuna formazione e spesso senza intelligenza.

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Bill Gates non ha imparato il suo lavoro, anzi l'ha proprio creato. A scuola impari mestieri già vecchi con tecniche di 10-20 anni fa minimo.

Dioneus 4 anni fa su tio
Grandi! Finalmente un partito che lavora realmente per il Ticino. Questa è la sinistra giusta, buon lavoro!
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