L’Ufficio federale dello sviluppo (ARE) si sarebbe recato in Ticino per verificare una specifica licenza edilizia di un rustico. Massimiliano Robbiani interroga il Governo
MENDRISIO - Nel 1980 con l’entrata in vigore della Legge federale sulla pianificazione del territorio (LPT) fu sancito il principio della separazione tra comprensorio edificabile e comprensorio non edificabile.
Al fine di poter operare anche fuori zona edificabile, ma con regole chiare, il Gran Consiglio ticinese approvò pressoché all’unanimità, il Piano di utilizzazione cantonale dei paesaggi con edifici e impianti protetti (PUC -PEIP) nel 2010. Questa approvazione, nonostante fosse frutto di anni di collaborazione con la Confederazione, «fu mal digerita da Berna» - rileva Massimiliano Robbiani. Tant’è che l’ARE (Ufficio federale dello sviluppo territoriale) interpose ricorso al TRAM, ricorso tutt’ora pendente.
Questo ricorso blocca di fatto tutte le ristrutturazioni dei rustici che rientrano nei settori contestati dall’ARE, mentre la parte non oggetto del ricorso, permette, con regole chiare e ben definite, di ristrutturare i nostri rustici tramite la presentazione di una domanda di costruzione.
Negli scorsi mesi il Dipartimento del territorio ha rilasciato una licenza di costruzione per la riattazione di un rustico in Val Malvaglia, secondo le regole previste dal PUC-PEIP approvato dal GC e nel comparto non contestato dall’ARE. Ma secondo lo stesso Robbiani, sembrerebbe che nelle scorse settimane un alto funzionario dell’ARE da Berna si sia recato, assieme a un legale, sui monti della frazione di Malvaglia (comune di Serravalle) per decidere se inoltrare o meno ricorso contro il rilascio della domanda di costruzione da parte del Cantone.
Una procedura «alquanto inconsueta poiché non si è mai visto un funzionario federale che giunge in una frazione ticinese per effettuare un sopralluogo in merito a una procedura edilizia, oltretutto dopo che il Cantone ha già effettuato i rilievi del caso ed espresso il proprio preavviso», rileva Robbiani, che ha quindi deciso di presentare un'interrogazione su quanto successo.
Ecco le domande poste al Governo: