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CANTONEBurnout, mobbing e licenziamenti silenziosi: «Cosa è stato fatto per evitarli?»

16.01.20 - 14:53
La recrudescenza di casi in Svizzera, ha portato il gruppo MpS a interrogare il Governo
tipress (archivio)
Burnout, mobbing e licenziamenti silenziosi: «Cosa è stato fatto per evitarli?»
La recrudescenza di casi in Svizzera, ha portato il gruppo MpS a interrogare il Governo

BELLINZONA - La recrudescenza di casi di burnout e di malattie psichiche, legati al lavoro in Svizzera, ha portato il gruppo MpS a interrogare il Governo per chiedere cosa sia stato fatto fino ad oggi in tal senso.

«Visto il susseguirsi di “ristrutturazioni” e la moda di ridurre personale per comprimere i costi - sottolineano Angelica Lepori, Simona Arigoni Zuercher e Matteo Pronzini -, l’incremento delle ripercussioni negative sui lavoratori non stupisce più di tanto». Se secondo gli esperti le imprese avrebbero per troppo tempo sottovalutato il problema, per l'MpS «sembra addirittura che alcune aziende lo abbiano favorito per sbarazzarsi di lavoratori, in particolare quelli considerati anziani e quindi “costosi”».

Il riferimento, ovviamente va al Ticino: «Abbiamo casi eclatanti legati al settore bancario. Il Call Center di Credit Suisse di Chiasso è finito sotto i riflettori per gli spregiudicati metodi di gestione del personale. Si è pure detto che molte “partenze volontarie” in realtà erano licenziamenti imposti. Il portale Ticinonline, il 30 agosto 2018, segnalava che un ex dipendente – dimessosi per problemi di salute – ha sporto denuncia all’Ufficio dell’ispettorato del lavoro. Da allora però non si più saputo nulla. Un altro caso simile ha coinvolto la Corner Bank di Lugano. Nel 2017 l’istituto ha registrato un record di utili di 56,3 milioni, ma ha licenziato una ventina di persone, fra cui molti lavoratori cosiddetti “anziani”. Per sostituirli, la banca avrebbe assunto almeno in parte giovani alle prime armi o frontalieri. Anche in quel caso si era parlato di una riorganizzazione interna che ha causato stress, licenziamenti, dimissioni e casi di burnout. Un dipendente – dato per disperso dopo un colloquio con il suo superiore e ritrovato il giorno dopo in stato confusionale - ha denunciato la banca per licenziamento abusivo. Neppure di questo caso si è saputo più nulla».

Per l'MpS questi metodi, definiti «indegni», non sono limitati al settore bancario.

Sulla base di quanto sopra al Consiglio di Stato vengono posti i seguenti interrogativi:

    • Quale strategia ha messo in atto il cantone per scoprire ed evitare i licenziamenti invisibili?
    • Chi controlla che il numero di licenziamenti operati sull’arco di più mesi rientrino nell’obbligo di annuncio alle autorità competenti e/o di adottare un piano sociale?
    • Il cantone non ritiene necessario organizzare una campagna informativa a tappeto per spingere i dipendenti a denunciare i casi di licenziamenti invisibili, mobbing e bossing alle autorità preposte?
    • È evidente che le campagne di sensibilizzazione delle aziende in questi casi non servono a nulla visto che c’è la volontà di non rispettare le disposizioni. Quante denunce per mobbing aziendale, bossing o licenziamenti invisibili sono giunte alle autorità competenti? Come agiscono le autorità in questi casi?
    • Se un dipendente licenziato segnala casi di mobbing, bossing o licenziamenti invisibili le autorità cantonali gli garantiscono l’anonimato?
    • Quante aziende si sono rivolte al Laboratorio di psicopatologia del lavoro negli ultimi anni per evitare situazioni di burnout, bossing e stress?
    • Quante segnalazioni sono giunte negli ultimi anni per licenziamenti di almeno sei per persone e per licenziamenti di persone considera anziane?
    • I servizi competenti controllano che il numero di persone licenziate dallo stesso datore di lavoro superi la soglia per l’adozione di un piano sociale?
    • I servizi competenti lavorano in collaborazione con gli URC per scovare e sanzionare chi non rispetta l’obbligo di annuncio o di piano sociale?
    • I servizi competenti allestiscono una statistica delle persone licenziate in base agli annunci suddivisi per età, formazione e ramo economico?
    • Quante denunce per licenziamenti abusivi sono state presentate in magistratura negli ultimi anni?
    • In quali sanzioni incorrono le aziende che non rispettano l’obbligo di annuncio o di adottare un piano sociale? Quante sanzioni sono state inflitte negli ultimi anni in Ticino?
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