L'UDC ha presentato un'iniziativa parlamentare elaborata che chiede che tutte le nuove spese vengano compensate da una riduzione di un'altra spesa o da una nuova entrata
MONTEGGIO - Il Governo ha pubblicato ieri il suo programma per la Legislatura corrente tre mesi dopo aver stabilito il piano finanziario: «Peccato che le due cose non si siano potute dibattere unite in Gran Consiglio lo scorso dicembre», si rammarica l'UDC, che proprio sul tema delle finanze cantonali ha deciso di presentare un'iniziativa parlamentare elaborata.
Per il «grave problema» del risanamento delle finanze, i democentristi si aspettavano infatti di trovare nelle 78 pagine del programma governativo del quadriennio alcune intenzioni, «se non per spendere meno, almeno per spendere meglio». «Ma la questione del risanamento finanziario è stata liquidata in 17 righe, facendo semplicemente riferimento al “moltiplicatore cantonale automatico di imposte”».
Con un’iniziativa parlamentare elaborata l’UDC chiede al Governo d'intervenire «drasticamente» con l’introduzione di un principio «semplice e inequivocabile», per fare in modo che si spenda «meno e meglio». Il principio è il seguente: per ogni nuova spesa di gestione corrente (esclusi gli investimenti e le spese correnti obbligatorie discendenti direttamente da leggi federali) il Governo presenta una misura di compensazione pari all’ammontare della nuova spesa. La compensazione può avvenire tramite riduzione di altre spese o proponendo la copertura con un’entrata. La nuova spesa può essere assunta solo se il Gran Consiglio approva contemporaneamente e congiuntamente sia la nuova spesa che la sua compensazione.
Nelle prossime settimane l’UDC Ticino organizzerà una conferenza stampa nella quale sarà illustrata ampiamente la situazione finanziaria del Cantone e le misure per correggerla.