I tre deputati momò del PPD hanno presentato una mozione per chiedere al Governo di farsi promotore di uno studio che valuti diversi scenari
BELLINZONA - La mobilità, o forse sarebbe meglio dire l’immobilità, è uno dei principali problemi del Mendrisiotto. Recentemente i sindaci dei Comuni di frontiera del Mendrisiotto (Chiasso, Mendrisio, Novazzano, Stabio, Vacallo) hanno lanciato un grido d’allarme pubblico contro il «deprecabile intasamento delle strade» e segnalando che «la regione è al limite della sopportazione».
Il traffico non ha infatti solo effetti deleteri sulla mobilità, ma ha pure un impatto significativo per la salute degli abitanti del Mendrisiotto, in particolare a causa dell’inquinamento (atmosferico e fonico) generato dai veicoli che attraversano quotidianamente la regione.
Recentemente, l’architetto Elena Fontana ha allestito un progetto di circonvallazione dell’autostrada a Chiasso, intitolata “Porta Sud delle Alpi” che ha suscitato grande interesse anche presso le autorità locali. Condividendo l’interesse generato da questa proposta, i tre deputati momò del PPD - Maurizio Agustoni, Giorgio Fonio e Luca Pagani - hanno deciso di presentare una mozione al Consiglio di Stato per chiedere, di farsi promotore di uno studio che valuti diversi scenari in merito al tracciato dell’A2 da Chiasso e Mendrisio.
Uno studio che, eventualmente coinvolgendo le autorità locali e quella federale, preveda in particolare circonvallazioni e coperture parziali. E che valuti le relative opportunità e i relativi costi.
«Il progetto è certamente ambizioso - ammettono i tre granconsiglieri - ma va considerato che il Mendrisiotto è confrontato da decenni con una situazione insostenibile sotto molti punti di vista (salute, mobilità, ecc.)». Per cui una modifica o una copertura (parziale) del tracciato dell’A2, con il conseguente beneficio in termini ambientali e di paesaggio e il recupero di spazi verdi da dedicare ad attività di pubblica utilità, «merita di essere approfondito con serietà e determinazione».