L'invito è di Giovanni Albertini, del Movimento Ticino&Lavoro. Che tira le orecchie al Cantone
LUGANO - Trovare un impiego in Ticino? Sembra un'impresa disperata. Ne sa qualcosa Giovanni Albertini, fondatore dell'associazione Ticino&Lavoro - che mette in contatto domanda e offerta nel mercato del lavoro - e dell'omonimo neonato Movimento politico. In un recente post, il consigliere comunale luganese ha consigliato agli iscritti di valutare l'opzione Svizzera interna.
«Chi ha ancora possibilità di partire, vada in Svizzera interna» recita il post, che riprende dei dati del portale svizzero-tedesco JobAgent.ch per sottolineare come, nel solo canton Lucerna, siano al momento disponibili 18mila impieghi vacanti in vari settori. «Chi pretende in assoluto di trovare un posto di lavoro in Ticino - a parere di Albertini - è destinato con buona probabilità a finire in disoccupazione e prima o poi in assistenza».
Eppure, gli ultimi dati della SECO sui disoccupati parlano di un minimo storico (mai così pochi negli ultimi 20 anni). «La nostra impressione è completamente diversa» ribatte Albertini. «Veniamo contattati quotidianamente da persone senza lavoro, anche molti padri di famiglia, che faticano a trovare un ricollocamento».
Per questo motivo Albertini vuole chiedere al Cantone di intervenire sulla formazione dei disoccupati «puntando maggiormente sul tedesco e sulle professionalità richieste specificatamente dal mercato d'oltre Gottardo». Un tema, quello della orientamento dei senza lavoro, toccato di recente anche in un'interrogazione del PPD, che chiedeva al governo di puntare sulla formazione di nuovi macchinisti di treni.