Lo sciopero italiano ha messo in difficoltà anche i ticinesi diretti all’aeroporto. La Lega interpella l’Esecutivo cittadino
LUGANO - Il primo sciopero italiano da quando sono scadute le concessioni ai bus ticinesi da e per Malpensa ha riacceso la polemica. L’associazione dei passeggeri aerei della Svizzera italiana (Aspasi) per bocca del presidente Marco Romano questa mattina ha confermato «il disservizio» con un «Ticino tagliato fuori». Ma la Lega dei ticinesi tira in causa anche la Città di Lugano.
«Qual è la posizione del Municipio in merito al mancato rinnovo delle concessioni ai bus da e per l’aeroporto?», chiede un’interpellanza firmata da Rodolfo Pulino e Andrea Sanvido. L’obiettivo è capire se ha già pensato o intende prendere posizione sull’eventuale richiesta di ripristino delle concessioni ai bus.
Pulino e Sanvido citano i disagi odierni legati allo sciopero italiano - nonostante le FFS abbiano informato i viaggiatori di un servizio di bus sostitutivi tra Stabio e Malpensa senza fermate intermedie -, ma «anche i collegamenti a nord» che «non godono di una grande reputazione e affidabilità». Considerati «i continui disservizi», i consiglieri comunali domandano al Municipio se ha pensato di farsi portavoce per chiedere un abbassamento dei costi di trasporto.