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LUGANOLa banca licenzia, scatta l'interrogazione

24.11.19 - 15:57
La Lega dei Ticinesi chiede al Municipio di fare "pressione" su Efg. In ballo c'è un grosso affare immobiliare
tipress
La banca licenzia, scatta l'interrogazione
La Lega dei Ticinesi chiede al Municipio di fare "pressione" su Efg. In ballo c'è un grosso affare immobiliare

LUGANO -  Le banche luganesi tagliano sul personale. L'ultima in ordine di tempo è la Efg (ex-Bsi) che ha annunciato quest'estate una serie di licenziamenti a Lugano. In un'interrogazione presentata oggi al Municipio, la Lega dei Ticinesi ha messo la lente sulle misure in corso. E sul fatto che, dal prossimo anno, i dipendenti interessati potrebbero non beneficiare nemmeno di un piano sociale.

Cosa c'entra il Municipio di Lugano? C'entra, secondo Boris Bignasca (primo firmatario). Perché la Città ha presentato un'offerta di acquisto per i terreni di proprietà della banca, a Cadro. L'esecutivo ha incontrato i vertici di Efg a ottobre. La Città - suggerisce il consigliere comunale - potrebbe fare pressione sull'istituto, affinché adotti «un atteggiamento socialmente responsabile» e un nuovo piano sociale. Ecco il testo completo dell'interrogazione. 

Milioni del contribuente alla banca EFG, e nel frattempo licenziamenti senza piano sociale?

Dai media si è recentemente appreso dell’offerta inoltrata dal Municipio per l’acquisto del terreno e degli edifici del sedime ex BSI di Cadro. In ottobre l’esecutivo comunale aveva incontrato i vertici della banca zurighese EFG, proprietaria del terreno, proprio per discutere della questione.

La banca EFG ha acquistato nel 2016 la storica banca luganese BSI, e nel corso degli ultimi tre anni ha effettuato numerosi licenziamenti nella nostra città. Il numero di persone impiegate da suddetta banca in Ticino, e in particolare a Lugano, è drasticamente calato. Non occorre ricordare il contesto economico difficile, in particolare della piazza finanziaria, che negli ultimi dieci anni ha perso un terzo dei suoi addetti. Almeno in parte, le persone lasciate a casa dalla banca EFG hanno potuto beneficiare di un piano sociale, che però è valido unicamente fino al termine del corrente anno.

Stando a quanto riferito recentemente dalla RSI, la banca sta ancora attualmente licenziando un numero importante di collaboratori. L’Associazione svizzera degli impiegati di banca ha dichiarato che la banca per ora non ha dato seguito alle ripetute richieste di iniziare delle negoziazioni per un piano sociale valido dal prossimo anno. Le preoccupazioni del personale della banca sono quindi molto elevate, considerato che è alquanto poco probabile una fine dei licenziamenti.

Alla luce di quanto esposto interroghiamo il Municipio per sapere:

- È corretta la notizia che il Municipio ha offerto 3,2 milioni di franchi per l’acquisto del sedime ex BSI di Cadro? Su quali basi di valutazione è stata effettuata questa proposta?

- La banca EFG ha già dato una risposta? Quali saranno i prossimi passi?

- Nel caso non vi sia un accordo fra il Municipio e la banca EFG, quali sono le possibili alternative? Si intende permettere una speculazione edilizia, come già sollevato da altri consiglieri comunali negli scorsi mesi?

- Il Municipio intende vincolare l’acquisto del terreno ad un atteggiamento socialmente responsabile da parte della banca EFG? In particolare il Municipio ha chiesto o intende ufficialmente chiedere alla banca di intavolare delle negoziazioni per il rinnovo del piano sociale?

- Il Municipio ha ricevuto delle rassicurazioni attendibili su una fine dello smantellamento degli uffici di Lugano della banca?

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