L'MpS interroga il Governo chiedendo lumi sullo "sviluppo precario" del nostro Cantone
BELLINZONA - Il reddito medio in Ticino è aumentato fra il 2003 e il 2010 soltanto dello 0,17%, mentre il reddito mediano (ossia quella linea di divisione tra quel 50% di ha di più e il 50% che ha meno) è addirittura diminuito dell'8%. È quanto aveva stabilito il Tages Anzeiger, sulla base dei dati dell’Amministrazione federale delle finanze. Uno "sviluppo precario" lo aveva definito il foglio zurighese, non soltanto a livello di redditi generali, ma anche per quanto riguarda le disuguaglianze: tra le città oltre i 10mila abitanti Lugano si trova al terzo posto in fatto disparità di reddito.
Dati, questi, che l'MpS ha voluto riprendere per avere delle delucidazioni in merito. «Sappiamo grazie a uno studio presentato dal Consiglio federale nel 2014 - sottolineano i deputati Simona Arigoni, Angelica Lepori, Matteo Pronzini -, che il Ticino è il cantone dove sono cresciute maggiormente le disparità sia per il reddito sia per il patrimonio (si misura con l’indice di Gini, più è elevato più sono marcate le disuguaglianze)».
Da qui le seguenti domande al Lodevole Consiglio di Stato:
1 – quale è il reddito mediano in Ticino e come è evoluto negli ultimi anni?
2 - quale è il reddito mediano delle famiglie e quello delle persone sole?
3 – come sono evolute le disparità negli ultimi anni?
4 – quanti sono gli azionisti che beneficiano dell’imposizione parziale dei dividendi in Ticino?
5 – quale è globalmente la somma dei dividendi sottoposti a tassazione parziale e quale è la somma mediana?
6 – percentualmente quante famiglie e quante persone sole sono esenti dal pagamento dell’imposta federale diretta?