Interpellanza di Pier Mellini al Municipio sul suo operato e sull’ordine di vigilare affinché gli appartamento non siano utilizzati come residenza
LOCARNO - «Nonostante l’evidente e colossale abuso edilizio, da un controllo risulta come diversi appartamenti siano arredati, le luci accese e le tapparelle alzate, ciò che lascia intendere che sono abitati». Lo stabile di cui si parla è il Delta Resort, oggetto di una vicenda che si trascina da anni. Il testo è la premessa per l’interpellanza presentata al Municipio di Locarno da Pier Mellini e cofirmatari.
A fine ottobre era stata presentata - con primo firmatario Fabrizio Sirica - un’altra interpellanza. Nonostante le richieste di indennizzo al Comune, i numerosi e simili contenziosi scaturiti dai successivi dinieghi di utilizzo come residenza di numerosi appartamenti nel frattempo venduti o affittati e le richieste di informazioni inoltrate dal Consiglio comunale, non è ancora stata emessa la sentenza ai due ricorsi del giugno 2018 da parte del Consiglio di Stato. Il Tribunale amministrativo il 9 settembre 2018 e il Tribunale federale il 2 novembre 2018 hanno però emesso «sentenze chiare» secondo le quali l’uso degli appartamenti come residenza è chiaramente in contraddizione con il Piano regolatore.
Al Municipio ora Pier Mellini, Paolo Tremante, Sabina Snozzi Groisman, Fabrizio Sirica e Sabrina Ballabio-Morinini chiedono se ha sollecitato il Governo a emettere la sentenza e in che modo ha dato seguito all’ordine di vigilare affinché gli appartamenti non siano utilizzati come residenze primarie e secondarie. «Come valuta - è l’ultima domanda - il Municipio le richieste di conciliazione che (malgrado le numerose sentenze che rilevano incompatibilità tra l’uso residenziale e la destinazione del PR) i proprietari con i loro avvocati invocano?».