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CANTONE"Io l'8 ogni giorno" a fianco delle donne del Rojava

11.11.19 - 21:09
Il collettivo femminista ha incontrato alcune curde residenti in Svizzera e ha appreso il loro dramma. «Siamo solidali con la popolazione del Kurdistan siriano e denunciamo la politica delle autorità»
Tipress (archivio)
"Io l'8 ogni giorno" a fianco delle donne del Rojava
Il collettivo femminista ha incontrato alcune curde residenti in Svizzera e ha appreso il loro dramma. «Siamo solidali con la popolazione del Kurdistan siriano e denunciamo la politica delle autorità»

BELLINZONA - Venerdì 8 novembre si è svolta una riunione del "collettivo Io l'8 ogni giorno" con la partecipazione di alcune donne curde residenti in Svizzera.  «È stata un'occasione importante per poter conoscere da vicino il vissuto e le esperienze di queste donne e condividere testimonianze, idee e rivendicazioni», precisa il collettivo in una nota.

E durante la serata è pure emersa chiaramente una forte preoccupazione rispetto alla situazione attuale nel Kurdistan siriano. «Oggi il Rojava è sotto attaccco militare turco. Un attacco che cerca anche di rimettere in discussione le conquiste che le donne del Rojava hanno ottenuto in tutti questi anni». 

Durante la serata le rappresentanti del collettivo femminista hanno conociuto più da vicino le condizioni di vita delle donne curde in Svizzera. Il racconto delle donne ha confermato come la vita nei centri di accoglienza sia spesso molto difficile e caratterizzata da grandi privazioni. «E spesso - ricorda "Io l'8 ogni giorno" - sono proprie le donne a vivere in modo particolarmente difficile la condizione di migrante, infatti viene loro negato l’accesso al lavoro e alla formazione e vengono marginalizzate dalle politiche cantonali che tendono a relegarle in casa a svolgere il ruolo di mogli e madri. In questo modo queste donne fanno più fatica a imparare la nostra lingua e quindi a integrarsi nella nostra società».

Il collettivo - preso atto di questa situazione - esprime «tutta la sua solidarietà alla popolazione della regione autonoma del Kurdistan siriano e in particolare alle donne». Denuncia inoltre la politica migratoria e di asilo portata avanti dalle autorità che invece di «favorire l’integrazione e l’inclusione crea marginalità, discriminazioni e esclusione».

Il collettivo invita quindi tutti e tutte a partecipare alle manifestazioni contro l'occupazione del Rojava e a mobilitarsi per migliorare la politica di asilo e di accoglienza del nostro cantone. 

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