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LUGANO«Stop alle discriminazioni nei congedi per figli ammalati»

07.11.19 - 12:00
Il Sindacato VPOD appoggia la richiesta di una modifica del Regolamento organico delle collaboratrici e dei collaboratori di Lugano e auspica che anche altri Comuni seguano l’esempio
tipress (archivio)
«Stop alle discriminazioni nei congedi per figli ammalati»
Il Sindacato VPOD appoggia la richiesta di una modifica del Regolamento organico delle collaboratrici e dei collaboratori di Lugano e auspica che anche altri Comuni seguano l’esempio

LUGANO - Far «cessare la discriminazione subita dai genitori con figli a carico che lavorano presso gli Istituti sociali comunali». A chiederlo, alla città di Lugano, è il Sindacato VPOD Ticino. «Contrariamente al resto dell’amministrazione comunale essi, qualora ottengano un congedo per malattia del figlio, devono recuperare il turno perso», spiega il sindacato. «Agli altri dipendenti di Lugano invece questo congedo pagato viene invece concesso senza dover recuperare le ore: essi devono solamente presentare il certificato medico del figlio ammalato».

Nel mese di aprile 2019 il segretario VPOD Ticino Raoul Ghisletta aveva incontrato i responsabili del personale di Lugano (Stephane Pellegrini) e degli Istituti sociali comunali (Paolo Pezzoli), come pure il capodicastero on. municipale Lorenzo Quadri, per chiedere di «mettere un termine a tale prassi discriminatoria». Ma senza ottenere risultati. 

Il 23 agosto 2019 il Municipio, rispondendo all’interrogazione no. 1049 “Stop discriminazioni nella concessione del congedo per la cura dei figli a Lugano” ha giustificato questa prassi con la presenza di un’alta percentuale di collaboratori impiegati a tempo parziale negli Istituti sociali comunali. «La risposta del Municipio - sostiene il VPOD - viola la legge sulla parità dei sessi, perché si fonda su una caratteristica del lavoro femminile: infatti negli Istituti sociali comunali il 74.2% dei dipendenti sono donne e tra di esse il 28.8% lavora a tempo parziale (1.7% meno del 50%; 27.7% tra il 50 e l’80%); gli uomini che lavorano a tempo parziale presso gli Istituti sociali comunali sono invece solamente il 4.3% (1.2% meno del 50%; 3.1% tra il 50 e l’80%).»

Per rafforzare l’accesso al mercato del lavoro delle donne, il Consiglio federale nel Messaggio 19.027 relativo alla legge federale concernente il miglioramento della conciliabilità tra attività lucrativa e assistenza ai familiari ha indicato che occorre favorire la concessione del tempo parziale e dei congedi per conciliare famiglia e lavoro: infatti sono le donne a svolgere in misura preponderante i lavori di casa e la cura dei famigliari (figli, genitori anziani). 

Situazione generale - Il Sindacato VPOD ricorda che tutti i genitori sottostanti al diritto del lavoro privato (la stragrande maggioranza dei dipendenti attivi in Svizzera) hanno diritto, in base all’art. 36 della Legge federale sul lavoro, su presentazione di un certificato medico, di godere di un congedo pagato fino a tre giorni per caso per il tempo necessario alle cure dei figli ammalati di meno di 15 anni.

Nel settore regolato dal diritto pubblico ogni ente pubblico deve per contro regolare autonomamente la fattispecie: per questo il Sindacato VPOD appoggia la richiesta di una modifica del Regolamento organico delle collaboratrici e dei collaboratori di Lugano, avanzata in questi giorni da alcuni consiglieri comunali della Città, e auspica che anche altri Comuni seguano l’esempio nei loro Regolamenti organici.

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