La denuncia dei Verdi in consiglio comunale: «Misure immediate per porre freno ad un fermento edilizio a carattere speculativo»
BELLINZONA - Una situazione, quella del mercato immobiliare a Bellinzona, «particolarmente preoccupante». Così, almeno, secondo i Verdi in consiglio comunale (Ronnie David e Marco Noi) che puntano il dito contro una «serie di edificazioni di interi nuovi quartieri» che avrebbero portato ad «un incremento significativo del tasso di sfitto nella Capitale».
Già interpellato, il Municipio aveva sostenuto che è il mercato a regolare la dinamica della domanda e dell’offerta.
Tra le cause di questo "fermento edilizio", i consiglieri comunali Verdi identificano «i tassi di interesse molto favorevoli agli investimenti, l'apertura di Alptransit, il piano regolatore decisamente sovradimensionato e purtroppo tanta, troppa speculazione edilizia che ha cambiato il volto di interi quartieri cittadini, peraltro con costi non indifferenti di urbanizzazione a carico della collettività (strade, infrastrutture, ecc…) e notevoli scompensi per proprietari di piccoli edifici plurifamiliari che si vedono i propri immobili (bisognosi di risanamento) andare “fuori mercato” causa l’aggressiva concorrenza degli “istituzionali”».
«Innumerevoli - prosegue ancora l'interpellanza - sono ancora le modine per costruzioni di nuove palazzine in diversi quartieri. La possibile creazione di una nuova zona residenziale in corrispondenza con l'attuale sedime occupato dalle officine FFS non potrà che peggiorare la situazione, in un contesto dove occorre una pianificazione pluridecennale. Come se non bastasse, nonostante il responso delle urne di qualche anno orsono, il Municipio ha inserito nell'ambito del PAB3 il quartiere di Pratocarasso tra i comparti "di riserva" per future nuove edificazioni».
I Verdi chiedono dunque misure immediate per «porre freno ad un fermento edilizio a carattere speculativo». E pungono al Municipio le seguenti domande: