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CANTONEMuseo d'arte cantonale: «Promesse non mantenute?»

04.11.19 - 15:32
Massimiliano Robbiani interroga il Consiglio di Stato in merito al passaggio di gestione alla “Fondazione Museo d’arte della Svizzera italiana”
Tipress
Massimiliano Robbiani, primo firmatario dell'interrogazione.
Massimiliano Robbiani, primo firmatario dell'interrogazione.
Museo d'arte cantonale: «Promesse non mantenute?»
Massimiliano Robbiani interroga il Consiglio di Stato in merito al passaggio di gestione alla “Fondazione Museo d’arte della Svizzera italiana”

MENDRISIO - Massimiliano Robbiani interroga il Consiglio di Stato in merito ai dipendenti dell’ex Museo cantonale d’arte a seguito del trasferimento della gestione del museo alla “Fondazione Museo d’arte della Svizzera italiana”. Nel messaggio - ricordano il deputato leghista e cofirmatari* - si auspicava l’identificazione di soluzioni tali da «incoraggiare il transito degli attuali dipendenti senza eccessive preoccupazioni, considerato come il personale di un museo costituisca per lo stesso un patrimonio di competenze importante e non facilmente sostituibile».

«Dalla nomina del direttore della Fondazione e dalla sua entrata in funzione (il 1 gennaio 2018) la situazione sembra essere ben differente rispetto a quanto auspicato», scrivono i firmatari sottolineando che per i ruoli indicati «sono stati preferiti dei profili già attivi all’interno del Comune di Lugano e nel frattempo alcune persone toccate dal trasferimento non sono più attive professionalmente in seno alla Fondazione».

Alla luce di questa situazione, gli interroganti chiedono di indicare quante delle 12 persone attive nel Museo cantonale d’arte e al Museo d’arte di Lugano «sono tuttora alle dipendenze della Fondazione Museo d’arte della Svizzera italiana» e quanti tra quelli non attivi hanno lasciato volontariamente la Fondazione o sono stati licenziati.

«Corrisponde al vero che presso la Fondazione Museo d’arte della Svizzera italiana non sia più impiegato nessuno dei curatori precedentemente attivi nelle due realtà precedenti?», chiedono inoltre Robbiani e cofirmatari al Governo, invitandolo a dare un giudizio sulla situazione creatasi rispetto alle rassicurazioni contenute nel messaggio.

*Lelia Guscio, Sem Genini, Enea Petrini, Omar Balli, Bruno Buzzini, Andrea Censi, Michele Guerra

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