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CANTONEPlastica e riciclaggio, l'MpS punta il dito contro l'Ufam

24.10.19 - 13:47
Scattano interpellanza e iniziativa parlamentare
tipress (Archivio)
Plastica e riciclaggio, l'MpS punta il dito contro l'Ufam
Scattano interpellanza e iniziativa parlamentare

BELLINZONA - Nei mesi scorsi, l’Ufficio cantonale dei rifiuti ha inviato una circolare ai comuni nella quale sconsigliava la raccolta di plastica mista, decisione maturata sulla base di uno studio KuRVe sul riciclaggio e la valorizzazione delle materie plastiche.

«In realtà - sottolineano per l'MpS Simona Arigoni Zürcher, Angelica Lepori Sergi, Matteo Pronzini (che a tal proprosito hanno preparato un'interpellanza e un'iniziativa parlamentare), dall’introduzione della raccolta delle plastiche miste in alcuni comuni ticinesi (Bellinzona in primis), è risultato che in soli 5 mesi sono state raccolte 25 tonnellate di plastica che non finirà negli inceneritori e che, in buona sostanza, potrà essere riciclata nella misura del 70-90%. Secondo la ditta che ne esegue la raccolta, tale plastica appare di ottima qualità».

«Okkio - prosegue l'MpS - ha analizzato lo studio della KurVe e ha potuto prima di tutto osservare che a detto studio non è stata chiamata a partecipare l’azienda che si occupa di riciclaggio delle plastiche (InnoRecycling), che, a sua volta, ne ha commissionato un altro ottenendo risultati opposti».

Secondo il Movimento per Il Socialismo, insomma, visto che proprio l’Ufam orienta e caldeggia lo smaltimento dei rifiuti attraverso gli inceneritori, si può supporre che «siamo di fronte ad un conflitto di interesse da parte della Ufam e che lo studio risulta essere palesemente di parte».

Alla luce di queste considerazioni, al Consiglio di Stato vengono proposte queste domande:

1. Come intende procedere il Consiglio di Stato per quello che riguarda la raccolta e la separazione della plastica, a livello cantonale? Come si pone rispetto alle considerazioni come quelle formulate da Okkio e dalla Innorecycling, che auspicano una raccolta generalizzata della plastica da riciclare, sostenendo che favorirebbe, in termini ambientali, la qualità di aria e acqua?

2. Corrisponde al vero che l’inceneritore di Giubiasco auspica l’arrivo di grandi quantità di plastica poiché essa rappresenta un buon combustibile e favorisce il continuo funzionamento della termopompa? In che maniera l’inceneritore influisce e mette pressione sulle autorità, in Ticino, per disincentivare la separazione e il riciclo della plastica?

3. Le cifre sono chiare: il 5% del CO2, in Svizzera, viene prodotto dalla combustione di plastiche. Non crede, il Consiglio di Stato, di dover intervenire con urgenza (visto che qualche comune comincia anche a discutere delle urgenze ambientali) per ridurre – vedi eliminare - questa percentuale? Non pensa di dover, così come si è fatto in materia di raccolta di rifiuti e di tasse sui rifiuti, di dovere legiferare su questa materia?

La modifica di legge:

Viene pure proposto di modificare la Legge cantonale di applicazione della legge federale sulla protezione dell’ambiente (LALPAmb) del 24 marzo 2004 come segue. Art. 171 I Comuni provvedono in particolare a:

a) organizzare sull’intero loro territorio la raccolta dei rifiuti urbani;

b) organizzare la raccolta separata delle plastiche e degli altri rifiuti urbani riciclabili e degli altri tipi di rifiuti per i quali il Consiglio di Stato prescrive questo tipo di raccolta ai fini di un più idoneo smaltimento e disporre del loro smaltimento;

c) svolgere gli ulteriori compiti affidati loro dal Consiglio di Stato.

I Comuni possono organizzare il servizio di raccolta in collaborazione con altri Comuni o affidarne l’esecuzione a terzi, anche privati. Essi disciplinano i compiti di loro competenza mediante apposito regolamento.

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