Carlo Lepori ha riscontrato diverse lacune nel materiale di voto e ha deciso di interrogare il Consiglio di Stato
BELLINZONA - La "Guida elettorale", ricevuta con il materiale di voto nei giorni scorsi è «incompleta e anche fuorviante». A denunciare queste mancanze, e a presentare un'interrogazione al Consiglio di Stato, è il granconsigliere Carlo Lepori.
Che argomenta nel seguente modo: le liste che figurano a pag. 6 e pag. 7 non assomigliano alle liste ufficiali e la grafica della numerazione è completamente differente (vedi immagine sotto). Non solo, perché nelle istruzioni per la modifica, stralcio e panachage manca un’istruzione completa per chi desidera stralciare un candidato o una candidata e sostituire un nuovo nome. Nei disegni, infatti, si vedono solo uno stralcio senza aggiunte (2° disegno) e un’aggiunta a mano su righe vuote (3° e 4° disegno). Insomma, manca un disegno con stralcio e aggiunta sulla stessa linea. E questo considerando che nella maggior parte delle schede ufficiali (14 schede su 23) non ci sono linee vuote.
«È vero - rileva Lepori - che nel testo "Modificare la scheda elettorale - 1. stralcio" (sotto il 2° disegno), si trova scritto: "Le righe divenute vuote valgono tuttavia come voti per il partito, a meno che non scriviate un altro nome", ma anche questo testo non è corretto: nel caso di cumulo, per esempio, il voto non va perso per il partito. Inoltre non è specificato come e dove scrivere un altro nome. E nei disegni questa possibilità non è illustrata».
Per tutte le lacune sopraccitate, Lepori chiede quindi al Governo se non ritenga problematico distribuire una guida elettorale con disegni di schede che non corrispondono alle schede ufficiali distribuite e se non ritenga una grave mancanza non illustrare con un disegno la combinazione di stralcio e aggiunta sulla stessa linea. Inoltre, chiede come intenda rimediare a questa informazione «incompleta e fuorviante».