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CANTONESentieri, il Governo approva alcune modifiche

30.08.19 - 10:59
Oggetto di revisione sono stati i settori Luganese, Malcantone, Valle di Blenio e Valle Verzasca
CdS
Sentieri, il Governo approva alcune modifiche
Oggetto di revisione sono stati i settori Luganese, Malcantone, Valle di Blenio e Valle Verzasca

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha approvato negli scorsi giorni le modifiche puntuali al Piano cantonale dei sentieri escursionistici – Settori Luganese, Malcantone, Valle di Blenio
e Valle Verzasca, modifiche che costituiscono parte integrante del Piano Cantonale dei sentieri escursionistici approvato il 26.09.2012 (Settore Valle di Blenio), il 20.08.2013 (Settori Luganese e Malcantone) e il 01.03.2016 (Settore Valle Verzasca).

Il Piano cantonale dei sentieri escursionistici (PCSE) - Il PCSE è allestito dal DT in collaborazione con TicinoSentieri e le Organizzazioni turistiche regionali ed è rivisto integralmente di regola ogni dieci anni. Sono consultati, fra gli altri, i Comuni, i Patriziati e le diverse associazioni interessate, come ad esempio le società alpinistiche. Oltre alle periodiche revisioni, il PCSE viene modificato localmente ogni anno. Si tratta, pertanto, di uno strumento in evoluzione.

La rete dei sentieri escursionistici - L'escursionismo rappresenta una delle attività ricreative preferite dai ticinesi e dai turisti che visitano il nostro territorio. La rete dei sentieri riveste un ruolo importante per garantire agli utenti percorsi continui, sicuri, segnalati e ben percorribili. La rete conta complessivamente più di 4'200 chilometri di sentieri segnalati, di cui circa 3'700 km appartengono al Piano cantonale dei sentieri escursionistici.

La rete è pianificata secondo particolari criteri d'ordine paesaggistico, geografico e strutturale. Gli itinerari proposti attraversano un paesaggio variato, permettono di raggiungere le zone di ricreazione e di svago, i siti panoramici, i monumenti, le installazioni turistiche e le capanne alpine.

I percorsi tengono conto della topografia, evitano passaggi pericolosi e sono, per quanto possibile, separati dal traffico veicolare e collegati alle fermate di trasporto pubblico. L’offerta d'itinerari deve essere coordinata con innumerevoli altre attività territoriali (selvicoltura e agricoltura, trasporti, sport, tempo libero e turismo) e tenere in debita considerazione aspetti legati alla protezione delle specie, della natura e del paesaggio come ad esempio l'ubicazione delle zone protette e delle zone di protezione della fauna selvatica.

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