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CANTONEL’MPS lancia una nuova iniziativa contro il dumping

29.08.19 - 07:52
Riprenderà in gran parte le proposte contenute nell'iniziativa (bocciata) del 2016, integrandole con nuove proposte, in particolare quelle relative al controllo delle discriminazioni di genere
tipress (archivio)
L’MPS lancia una nuova iniziativa contro il dumping
Riprenderà in gran parte le proposte contenute nell'iniziativa (bocciata) del 2016, integrandole con nuove proposte, in particolare quelle relative al controllo delle discriminazioni di genere

BELLINZONA - Contro il dumping salariale e a favore di un maggior controllo del mercato del lavoro. E su questi presupposti che l'MPS ha deciso di lanciare a breve una nuova iniziativa popolare cantonale,

«Negli ultimi mesi, con sempre maggiore frequenza, appaiono denunce pubbliche di situazioni di mancato rispetto delle più elementari leggi e regolamentazioni relative alle condizioni di lavoro (salari, orari, trasferte, etc.)», sottolinea l'MPS in una nota odierna. «Si sono pure intensificati - prosegue - i casi (supportati pure da pubbliche denunce) di dumping salariale, di sostituzione di personale ben remunerato con personale meno pagato e meno qualificato, di diffusione del lavoro gratuito (stage non pagati), di lavoro precario e di sottooccupazione».

Per il Movimento per il Socialismo, insomma, il mercato del lavoro «affonda sempre più in una sorta di barbarie dove vige solo la legge del più forte e dove quelle già di per sé minime regolamentazioni vengono sempre più ignorate».

Già nel 2016 era stata messa in votazione l’iniziativa “Basta con il dumping salariale in Ticino”. Essa chiedeva una serie di misure per un maggiore controllo del mercato del lavoro (un ispettore ogni 5'000 occupati, la notifica sistematica di tutti i contratti individuali di lavoro – sia al momento della costituzione che dello scioglimento, la realizzazione di una statistica salariale cantonale sulla base di queste notifiche).

Come si ricorderà quell’iniziativa venne sconfitta di poco (45% di sì contro il 52% di no), a vantaggio del controprogetto. «Confermando i nostri peggiori sospetti - sottolinea l'MPS -, il controprogetto si è rivelato per quello che era: una truffa. Invece dei 18 ispettori promessi ne sono stati assunti solo 5, e nemmeno tutti attivi nel controllo dei salari e delle condizioni di lavoro».

L’MPS, a questo punto, pensa che questa battaglia vada rilanciata anche sul piano legislativo. Per questa ragione la sua recente assemblea cantonale ha deciso di lanciare, nelle prossime settimane, una nuova iniziativa popolare contro il dumping salariale e sociale che riprenderà in gran parte le proposte contenute nella precedente iniziativa, integrandole con nuove proposte, in particolare quelle relative al controllo delle discriminazioni di genere (in particolare della parità salariale).

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